«Casi di disagio sociale in crescita ma i servizi sono inadeguati»
MIRA. «Non basta fare l’elenco e lamentarsi del continuo aumento dei casi e delle marginalità sociali. In questi cinque anni di amministrazione, questa giunta si è caratterizzata per una scarsa conoscenza del territorio e delle sue priorità in termini di marginalità sociale. Si pensi ad esempio al caso dei fratelli Mauro ed Emanuele di 41 e 44 anni, morirono in un appartamento dell’Ater in via Borromini. Furono trovati morti in casa dopo tre mesi». A dirlo è Fabio Zaccarin, consigliere comunale del gruppo misto e anche il Pd con il suo capogruppo, il medico di famiglia Francesco Sacco, è sulla stessa posizione.
Dopo il grave caso del tentato omicidio da parte di un malato psichico alla mamma di 77 anni a colpi di martellate in via Colombara ad Oriago capitato domenica scorsa, scoppia la polemica. Cristina Gasparini, la sorella di Valentino, il 47enne che ha aggredito la madre 77enne Gabriella Asolati, aveva accusato nei giorni scorsi Usl 3 e Comune di non aver fatto tutto quello che era necessario per prevenire fatti che potevano a suo parere essere evitati. Il Comune con l’assessore ai Servizi sociali Francesca Spolaor ha ricordato come dall’inizio dell’anno si siano riuscite a salvare da tentati suicidi quattro persone. I casi di malati con forti disturbi psichici che il Comune segue sono passati negli ultimi due anni da 9 a 23. Sono insomma più che raddoppiati. «Il problema», dice il capogruppo del Pd Francesco Sacco, «è che da parte della macchina amministrativa non basta sapere quanti sono i casi, fare statistica e analisi, bisogna avere il polso della situazione e sapere quali sono le priorità sulle quali intervenire».
Anche Zaccarin è della stessa opinione: «Al di là del grave episodio, ricordo il caso terribile dei fratelli Gallina, trovati morti nella loro abitazione dopo che non era stato possibile verificare se fossero all’interno in tutto il periodo in cui il Comune pensava se ne fossero andati via dall’alloggio popolare. Questi episodi denotano distanza fra il territorio e chi amministra».
Intanto resta in carcere a Santa Maria Maggiore a Venezia Valentino Gasparini, con l’accusa di tentato omicidio. Avrebbe colpito la madre in preda a un raptus. Migliorano sensibilmente le condizioni di Gabriella Asolati: è fuori dal reparto di Rianimazione ed è ricoverata in Neurochirurgia all’ospedale dell’Angelo a Mestre. La donna è stata colpita con tre martellate alla tempia dal figlio in preda ad un raptus, provocandole la frattura della teca cranica.
Alessandro Abbadir
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