Caserma Pepe al Lido di Venezia, Ca’ Foscari dice no ai turisti d’estate

Il prorettore assicura che gli utili del futuro studentato saranno destinati interamente a iniziative per gli universitari

Isabel Barbiero
La caserma Pepe al Lido di Venezia
La caserma Pepe al Lido di Venezia

La Caserma Pepe al Lido d’estate non aprirà le porte ai turisti. Non è questo l’orizzonte: Ca’ Foscari l’ha precisato venerdì 11 aprile in Commissione comunale.

«Nei mesi più caldi, l’edificio ospiterà attività quali summer school, conferenze, workshop, spazi per docenti e ricercatori, eventi internazionali e collaborazioni con la Biennale» ha spiegato il prorettore vicario di Ca’ Foscari, Antonio Marcomini.

«Ogni iniziativa sarà progettata per produrre risorse da reinvestire nel futuro dei nostri studenti».

Prima gli studenti

Nel corso della commissione, dedicata al progetto di riconversione dell’immobile in residenza universitaria, Marcomini ha chiarito il tema dell’eventuale occupazione a fini turistici.

«L’obiettivo è chiaro: far quadrare i conti, sì, ma sempre con lo sguardo rivolto agli studenti. Gli introiti generati contribuiranno ad abbassare il costo delle camere e dei servizi, rendendo più sostenibile la vita universitaria».

A questo punto il consigliere Stefano Zecchi (Partito dei Veneti) ha sollevato la questione dell’ospitalità dei docenti: «Chiedo se non sia il caso di destinare una parte significativa degli alloggi anche ai professori: noi docenti non siamo stipendiati a peso d’oro, abbiamo salari modesti».

Ospitalità dei prof

Un’osservazione che trova sponda nelle parole del prorettore Marcomini: «È una possibilità che va considerata. Esistono fasce di docenza con stipendi inferiori ai 2.500 euro, che si trovano in difficoltà oggettive. Ma la priorità, su questo progetto, resta chiara: gli studenti».

E questo partendo dalla considerazione che le residenze universitarie devono rispondere in primo luogo ai bisogni degli studenti con maggiori difficoltà economiche. «Il 60 per cento dei posti letto disponibili a Ca’ Foscari è riservato a chi ha un Isee inferiore ai 27 mila euro. Il restante 40% viene assegnato ad Isee superiori ma tenendo conto del merito» chiarisce Marcomini.

Un nodo fondamentale resta quello del trasporto pubblico nella zona nord del Lido, che, come sottolinea il consigliere Alessandro Strozzi (Pd), sarà da rivedere: «Con l’arrivo dei due progetti, tra la Caserma Pepe e l’ex Ospedale al Mare, parliamo di un nuovo polo da mille persone. È evidente che serva ripensare la mobilità». È stata chiarita anche la situazione riguardante il deposito dei masegni, che rimane un’area demaniale esterna all’ambito del progetto. —

 

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