Case pubbliche occupate, il Comune di Chioggia denuncia tutti

Atti in Procura della Repubblica e provvedimenti di sgombero a una ventina di famiglie. Linea dura dell’assessore Trapella: «Dispiace per i minori e gli anziani coinvolti»
mph06b Ruggero Donaggio 9.3.2006 sottomarina: condominio ater "Futuro" protesta Zennaro ecc. condomino Ater Futuro
mph06b Ruggero Donaggio 9.3.2006 sottomarina: condominio ater "Futuro" protesta Zennaro ecc. condomino Ater Futuro

CHIOGGIA. Denunce in Procura e provvedimenti di sgombero per una ventina di alloggi pubblici.

I controlli incrociati avviati dall’amministrazione comunale su centinaia di case pubbliche hanno portato in luce molte irregolarità su cui la giunta sta procedendo per ripristinare la legalità. Il lavoro compiuto dalla task force (ufficio tecnico, polizia locale, ufficio casa) è stato al centro di una seduta della terza commissione che si è tenuta su richiesta dei consiglieri di minoranza (Pd, Lega, FI).

In aula l’assessore alla casa Patrizia Trapella, ma anche il commissario straordinario dell’Ater Aldino Padoan e la direttrice Roberta Carrer. Il patrimonio di case pubbliche conta oltre 600 alloggi (245 del Comune, 307 di Ater, 71 trasferiti dallo Stato).

Al momento le verifiche sono state effettuate sul 50% degli alloggi di proprietà del Comune e su alcune decine degli altri. «La task force», spiega l’assessore Trapella, «ha permesso di controllare gli stati di famiglia degli inquilini, di relazionare sullo stato degli immobili e sulla regolarità delle concessioni rilasciate. Un lavoro enorme che era necessario perché non possiamo pensare di trovare soluzioni senza un quadro oggettivo del patrimonio immobiliare e delle occupazioni».

Sui 120 appartamenti comunali passati al setaccio 100 sono risultati regolari, 14 occupati abusivamente e 6 sfitti. Altre tre occupazioni abusive sono state scoperte negli alloggi Ater e altre tre in quelli trasferiti dallo Stato.

«Ovviamente le persone che si trovano negli alloggi abusivamente sono state segnalate alla Procura», spiega l’assessore Trapella, «e gli uffici hanno avviato le procedure amministrative di sgombero per chi occupa “sine titulo” gli alloggi. Prima di procedere ho riflettuto molto perché in alcuni nuclei familiari sono presenti anziani o minori, ma deve passare l’idea che le regole vanno rispettate e non possiamo permetterci di continuare a tenere politiche clientelari che hanno prodotto solo danni per la città, come dimostra il caso di via Alga. Si tratta di una scelta necessaria, in applicazione di quanto prevede la legge e nel rispetto dei cittadini che da anni attendono un alloggio pubblico, seguendo la prassi corretta».

In commissione si è parlato anche di emergenza abitativa e del progetto avviato da Comune e Ater per prevedere un numero di alloggi da riservare ai casi urgenti, in via temporanea. «Ho anche illustrato l’avvio di un nuovo progetto di cohousing», spiega l’assessore, «ovvero la condivisione di spazi abitativi da parte di singoli e nuclei familiari che si trovano in uno stato temporaneo di difficoltà, che attueremo nel secondo semestre 2018».

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