Case pubbliche a Venezia, parte la “caccia al tesoro” per smascherare quelle vuote
VENEZIA. Il bottino? Case vuote al posto delle monete d’oro. E poi una mappa, diversi indirizzi, cinque squadre alla ricerca dei numeri civici e un cartello da attaccare alla porta. È la “caccia al tesoro” organizzata sabato mattina a Sacca Fisola dagli attivisti dell’osservatorio Ocio.
Il risultato? Sessantanove alloggi sfitti su 570 mappati nell’isola (appartenenti all’Ater e al Comune). Tradotto in percentuale, è il 12% del totale.
«E sì che Sacca Fisola è un quartiere residenziale relativamente nuovo», spiega Orazio Alberti (Osservatorio Civico Indipendente sulla casa e la residenzialità), «in altri sestieri ci sono aree in cui la situazione è sicuramente peggiore».
Sensibilizzare la popolazione e riportare a galla una questione sempre più seria, questi gli obiettivi della caccia al tesoro realizzata sabato mattina. E in effetti, l’ambizione degli attivisti sarebbe quella di fare una mappatura completa degli alloggi sfitti o abbandonati allargando il raggio d’azione al resto della città.
Un’esigenza, dicono gli attivisti, tanto più urgente se si considera il calo di residenti e le recenti assegnazioni di appartamenti a giovani coppie. «La nostra stima prudenziale», aggiunge Alberti, «è che in tutto il Comune, quindi comprendendo Venezia e Mestre, gli alloggi abbandonati siano intorno ai 1600, con un tasso degli appartamenti vuoti del Comune del 13-14%, mentre quelli di Ater si attesterebbero sopra il 20%».
In quest’ultimo caso, sarebbero Almeno mille gli alloggi sfitti nel Comune di Venezia, cinquecento nel solo centro storico. In attesa di manutenzione restano almeno 500 appartamenti, per i quali però servirebbero circa 54 milioni di euro, che però non ci sono. Stando al bilancio consuntivo Ater del 2020 il patrimonio gestito nella Città Metropolitana rimane sostanzialmente analogo a quello censito nel 2019: 10.694 alloggi (la metà a Venezia), dei quali 9.752 di proprietà dell’ente e 942 gestito per conto dei comuni. A ciò, secondo Ocio, si aggiungono i problemi legati ai requisiti di alcuni bandi comunali per gli alloggi social housing oltre al problema delle manutenzioni.
Sotto il primo aspetto, un esempio è quanto segnalato lo scorso dicembre: Sette alloggi in social housing su 14, a Burano, non assegnati e ora destinati a restare vuoti, fino a nuovo bando.
Il motivo? L’esclusione di sette richiedenti per un Isee troppo basso, e che però sarebbe stato sufficiente per l’assegnazione di alloggi Erp. Per quanto riguarda invece le manutenzioni, secondo l’Osservatorio occorrerebbe aumentare le risorse destinate agli alloggi.
«Negli ultimi dieci anni», conclude Orazio Alberti, «i finanziamenti comunali tratti dal Bilancio sono stati 14 milioni di euro, che diventano 46 sommando anche fondi europei e di legge speciale. Per la Cittadella dello Sport di Tessera si andrà a spendere 78 milioni di euro, il doppio di quanto speso in due lustri per le case pubbliche. In più, rischiamo di perdere le linee di finanziamento del Pnrr destinate proprio alla manutenzione dell’edilizia pubblica». —
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