Case popolari con la muffa, la Regione ad un inquilino: "Lei non paga l'affitto da più di un anno"

Dopo la protesta con tanto di video pubblicato su Facebook dal consigliere regionale dei cinque stelle Jacopo Berti per testimoniare la situazione in cui vivono i residenti delle case Ater del quartiere Pertini, in via Camporese 59, arriva la risposta della Regione.L'assessore regionale Lanzarin rende nota la lettera che ha inviato ad uno dei residenti che hanno protestato: "Lei non paga l'affitto"

 

Il video del sopralluogo di Berti
Il video del sopralluogo di Berti

MESTRE. Dopo la protesta con tanto di video pubblicato su Facebook del consigliere regionale dei cinque stelle Jacopo Berti per testimoniare la situazione in cui vivono un gruppo di residenti delle case Ater del quartiere Pertini, in via Camporese 59, arriva la risposta della Regione. E scoppia il caso. 

L'assessore regionale all’Edilizia pubblica e al Sociale Manuela Lanzarin ha reso nota la lettera che ha inviato ad uno dei residenti che hanno protestato con Berti per la muffa nell'alloggio in cui vive. E si contesta al cittadino di non pagare il canone d'affitto da più di un anno.
 

Ecco il testo della lettera.
“Gentilissimo signor Gianfranco, le scrivo per confermarle quanto l’Ater di Venezia le ha già comunicato formalmente: a settembre inizieranno i lavori per il rifacimento integrale del tetto dell’immobile nel quale risiede”, assicura l’assessore, che prosegue: “Capisco il disagio per la lunga attesa, ma devo anche manifestarle il disappunto per una protesta che, nel merito e nel metodo, trovo ingenerosa e immotivata. Riscontro, infatti, che alla data odierna Lei risulta non aver pagato il canone ormai da più di un anno, pur dichiarando un reddito certificato tutt’altro che disagiato. Tanto che il servizio legale dell’Ater di Venezia Le ha già notificato l’avvio della procedura di sfratto per morosità”.
“Le scrivo – prosegue l’assessore - per manifestarle il disagio mio e dei veneti di fronte a casi come il suo: inquilini insolventi e morosi, con capacità economiche adeguate per accedere al libero mercato della locazione, richiamano pubblicamente l’azienda pubblica all’assolvimento dei propri compiti istituzionali di buona manutenzione degli alloggi. Manutenzioni che l’Ater di Venezia, come le altre Ater del Veneto, fatica sempre più ad assolvere, proprio a causa di  comportamenti come il Suo”.
“Converrà con me – conclude - che la sua protesta, strumentalmente amplificata da qualche forza politica,  appare decisamente iniqua nei confronti del patrimonio pubblico e delle decine di migliaia di veneti che abitano le case della Regione e pagano regolarmente il canone di affitto. Solo grazie al comportamento corretto e onesto degli inquilini, Regione e Ater potranno garantire la buona gestione delle ‘case popolari’ per offrire una soluzione abitativa dignitosa a chi è più in difficoltà e non è nelle condizioni di sostenere un affitto di mercato”.

Case popolari nella muffa Berti attacca la Regione

Nella denuncia del consigliere regionale Jacopo Berti si affermava: «Dal video non potete sentire gli odori, ma io ci ho messo il naso, e vi assicuro che è insopportabile. Lì dentro c’è anche un invalido al 100% e c’è un anziano col figlio disabile. Tutti vivono nella muffa. Mentre loro pagano 500 euro al mese, c’è pure una casa occupata da abusivi che non pagano niente, ma nessuno li butta fuori. La giustizia sociale non è entrata a Mestre», ha protestato il consigliere regionale annunciando una interrogazione urgente a  Luca Zaia.
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia