Case, numeri obbligatori

Appartamenti, una targa deve indicare gli interni
Obbligatorio indicare i numeri interni
Obbligatorio indicare i numeri interni
 Sembra una cosa di poco conto. Ma il numero interno del proprio appartamento va indicato chiaramente fuori dalla porta di casa. Altrimenti arriva a casa il controllo del Comune. Da novembre 2010 alla fine di marzo 2011 sono stati quasi tremila i controlli da parte dell'ufficio Ecografico e Toponomastica del Comune di Venezia sui palazzi della terraferma mestrina per verificare se viene rispettata o meno la legge che attribuisce ad ogni appartamento una numerazione civica interna. In questi giorni i controlli si stanno concentrando nell'area centrale di Mestre e alcuni lettori ci hanno segnalato la visita a casa dei tecnici comunali. I sopralluoghi, spiega il dirigente Stefano Savini, sono richiesti dall'ufficio Anagrafe ogni qualvolta nelle pratiche per gli atti di residenza e i certificati si scopre che oltre al numero civico dell'indirizzo del cittadino c'è anche un interno non indicato. La normativa vigente della legge e del regolamento anagrafico prevedono infatti che siano identificabili con esattezza tutte quelle unità immobiliari a cui non si accede direttamente dall'esterno dell'abitazione. Insomma ogni appartamento deve riportare su una targhetta il numero civico interno. I controlli finora eseguiti negli appartamenti i tecnici dell'assessorato consegnano ai residenti una lettera che spiega il motivo del controllo e appongono una targhetta adesiva bianca, provvisoria con il numero civico interno. Successivamente il proprietario dell'appartamento dovrà provvedere, d'accordo con i vicini, ad apporre accanto alla porta d'ingresso della sua abitazione una targhetta con il numero interno assegnato. E' un intervento obbligatorio, spiegano dal Comune, anche se vicino al campanello del proprio portone di casa non c'è manco la targhetta con il nome, che molti scelgono di non esporre per motivi di privacy. I controlli sono partiti alla fine del 2010. Da novembre a fine anno sono stati eseguiti i primi 500 controlli. Altre 2392 verifiche sono state eseguite in terraferma nei primi tre mesi di quest'anno. Si può facilmente intuire quindi che sono praticamente tremila le fascette adesivi con gli interni apposte fuori dai singoli appartamenti dai tecnici che hanno eseguito i controlli. «La situazione in terraferma è abbastanza in regola perché sono decine di migliaia gli appartamenti della terraferma», spiegano dall'Ecografico. Per ora non si parla affatto di sanzioni a chi non ottempera all'obbligo. Del resto se in terraferma i controlli sono partiti e molte situazioni, specie nei nuovi condomini, sono regolari i problemi veri ci saranno quando i controlli si sposteranno nel centro storico veneziano dove ci sono intere zone senza neanche i numeri civici esterni.  

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