Case “fantasma”: dopo i controlli in Veneto spuntano 62 mila immobili

Verifiche incrociate del Catasto con risultati sorprendenti. Attribuita una rendita a 25 mila altri immobili. Un’operazione da 42 milioni di euro. I più evasori risultano i trevigiani
20070404 - ROMA - CRO - FISCO: NEL 2006 743.012 CONTROLLI, NEL 2007 SARANNO 858 MILA - Un militare della Guardia di Finanza al lavoro in un 'immagine d'archivio. In crescita le verifiche ispettive ..della Guardia di Finanza nei confronti dell'evasione fiscale. Nel 2006 ci sono stati 743.012 controlli (+14 per cento rispetto al 2005); nel 2007 saliranno a 858 mila. Il dato e' emerso nell'ambito della presentazione del rapporto annuale 2006 della Guardia di Finanza. FRANCO SILVI/ANSA/BGG
20070404 - ROMA - CRO - FISCO: NEL 2006 743.012 CONTROLLI, NEL 2007 SARANNO 858 MILA - Un militare della Guardia di Finanza al lavoro in un 'immagine d'archivio. In crescita le verifiche ispettive ..della Guardia di Finanza nei confronti dell'evasione fiscale. Nel 2006 ci sono stati 743.012 controlli (+14 per cento rispetto al 2005); nel 2007 saliranno a 858 mila. Il dato e' emerso nell'ambito della presentazione del rapporto annuale 2006 della Guardia di Finanza. FRANCO SILVI/ANSA/BGG

MESTRE. Conclusa in Veneto l'operazione ''case fantasma'', con l'attribuzione a più di 25 mila immobili di una rendita presunta complessiva di 12 milioni di euro. Sono questi i risultati dell'ultima fase della complessa operazione di regolarizzazione delle case sconosciute al Catasto, condotta dall'Agenzia a livello nazionale, che in Veneto ha fatto emergere oltre 62mila unita' immobiliari urbane non censite nella base-dati catastale.

L'attività di controllo è stata realizzata grazie all'incrocio delle mappe catastali con le immagini aeree rese disponibili dall'Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), per ''avvistare'' così i fabbricati presenti sul territorio ma non nelle banche dati catastali. Il Dl 78/2010 ha previsto poi, in attesa dell'accatastamento definitivo, l'attribuzione d'ufficio di una rendita presunta agli immobili mai dichiarati e non ancora regolarizzati, associando agli stessi una rendita catastale provvisoria. In regione vale più di 42 milioni di euro la somma delle rendite catastali che sono state associate agli immobili accertati e registrati nelle proprie banche dati.

In particolare, 30 milioni di euro sono le rendite definitive, cioè attribuite dopo che gli interessati hanno provveduto spontaneamente a presentare gli atti di aggiornamento del Catasto, mentre raggiungono il valore di 12 milioni di euro quelle presunte, cioè attribuite d'ufficio, perché gli immobili non erano stati accatastati volontariamente dai contribuenti alla data del 30 novembre 2012, giorno in cui si e' chiusa l'attività di accertamento sui fabbricati non dichiarati. Delle 62mila unita' immobiliari censite al Catasto grazie all'operazione di controllo oltre 36mila hanno trovato una rendita catastale definitiva, mentre per circa 25mila ne e' stata attribuita una presunta.

Treviso risulta la provincia con il dato più elevato per quanto riguarda sia le unita' immobiliari - con oltre 23mila nuove unità accertate - sia per l'entità della rendita catastale complessiva: oltre 13 milioni di euro. Segue la provincia di Verona, con 9,5 milioni di euro, e oltre 11mila nuove unita' immobiliari accertate.

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