«Casa infestata dalla muffa Ater ignora i solleciti»

CHIRIGNAGO. La muffa si è impossessata delle loro pareti, costringendoli a liberarsi del letto e della culla della bambina, che ora dorme con i genitori, sul materasso, anch’esso completamente rovinato («Non possiamo buttare anche quello, mica possiamo dormire per terra. E poi dobbiamo ancora finire di pagarlo»).
Sono in sei: i nonni, sulla cinquantina, i due figli (di ventisette, il padre della bimba, e ventitré anni) e la nuora, di ventuno. La più piccola di casa ha appena tredici mesi: tosse continua e febbre alta. Tutto attestato dal pediatra. È iscritta all'asilo ma, a causa delle condizioni di salute precarie, è costretta a rimanere quasi sempre a casa. Con la muffa. Eppure Salvatore Gloria, suo padre, non riesce ad avere ascolto, nonostante le continue sollecitazioni fatte all’Ater (Azienda territoriale per l'Edilizia Residenziale), che ha messo a disposizione la casa alla famiglia, in Piazza Vittorino da Feltre, nella zona Circus di Chirignago. «Ci hanno detto che la muffa c’è in qualsiasi casa. Ci hanno consigliato di dare una mano di pittura antimuffa e di acquistare un deumidificatore. Abbiamo fatto tutto quello che ci hanno detto, ma la situazione non cambia: abbiamo solo speso inutilmente dei soldi. Io e mia sorella siamo cresciuti avendo perennemente la bronchite: non voglio che lo stesso accada a mia figlia. Ogni mattina si sveglia con il pigiama bagnato per l’umidità e tossisce di continuo. Noi non facciamo altro che buttare oggetti ammuffiti: tra poco saremo costretti a disfarci anche dell’armadio, che è quasi completamente marcio». E l’Ater, in tutto questo? «È un continuo rimbalzo di responsabilità tra loro e il Comune», ci racconta la nonna. «Io abito in questa casa da diciassette anni e non conto neanche più le volte in cui ho fatto presente il problema. La muffa è nelle stanze di tutta la casa: nelle tre camere da letto, in cucina, in bagno. Di me ormai non m'importa più niente, tanto sono vecchia. Ma non voglio che venga messa a repentaglio la salute di mia nipote. L'Ater ci aveva promesso che avrebbe mandato qualcuno a verificare la situazione, ma non l’ha mai fatto. Noi viviamo al secondo piano: esattamente sotto casa nostra c'è un appartamento abbandonato da sei anni. Una volta ci sono entrata. È in condizioni pietose: completamente marcio e con le pareti tutte annerite. Nonostante tutto questo, nessuno muove un dito».
Laura Berlinghieri
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia