Casa: in sei anni il prezzo delle abitazioni è crollato

Gli immobili costano l’11% per meno, compravendite dimezzate. Simonetto (Confcommercio): «Nel 2014 non ci attendiamo alcuna ripresa»
Di Gianluca Codognato
POSSAMAI MESTRE: PIAZZA FERRETTO VISTA DALLA TORRE DI MESTRE..20/05/2008 © SALVIATO LIGHTIMAGE
POSSAMAI MESTRE: PIAZZA FERRETTO VISTA DALLA TORRE DI MESTRE..20/05/2008 © SALVIATO LIGHTIMAGE

Quanto si può pagare una casa di 100 metri quadrati a Venezia? In media, quasi 40mila euro in meno rispetto al periodo pre-crisi e il motivo è semplice: le difficoltà economiche della famiglie si sono scontrate con la rigidità delle banche e con tassi di interessi in crescita, sicché l’investimento nel mattone è divenuto sconveniente. In sei anni, come dimostrano i dati dell’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia del Territorio, il costo al metro quadro è sceso dell’8,5% in provincia e dell’11,3% nel capoluogo. Un trend confermato a livello regionale e nazionale per un mercato immobiliare che non accenna a riprendersi. La deflazione del comparto, di contro, non ha stimolato gli acquisti che risulterebbero molto convenienti. Anzi, le compravendite nel nostro territorio si sono più che dimezzate. Previsioni per il futuro? «Non c’è la sensazione che il 2014 possa essere considerato l’anno della ripresa del comparto», commenta Alessandro Simonetto presidente provinciale della Fimaa-Confcommercio (agenti immobiliari), «soprattutto perché in Italia l’unica certezza per chi vuole investire è l’alta tassazione».

Crollo dei prezzi. Da inizio secolo il 2013 è stato uno degli anni migliori per chi ha comprato casa. Bisogna infatti andare indietro di dieci anni per ricordarsi di costi a metro quadro così bassi. Nel capoluogo, dove i prezzi si elevano trascinati dalla città storica, una casa da cento metri quadrati costava 329mila e 100 euro nel primo semestre 2007 mentre nello stesso periodo del 2013 la si poteva comprare a 292mila euro. Facendo lo stesso ragionamento in provincia, il solito appartamento da 100 metri quadrati ora costa 208mila e 100 euro, mentre sei anni prima veniva 227mila e 400 euro. La deflazione ha fatto abbassare i prezzi di una percentuale superiore al 10%.

Compravendite a picco. Con il calo dei prezzi delle case non è avvenuto ciò che ci si poteva attendere, anzi. Le compravendite sono andate in picchiata. Prendiamo Venezia e analizziamo i dati dell’Agenzia del territorio riferiti sempre al primo semestre dell’anno, visto che gli ultimi dati disponibili sono quelli relativi al periodo gennaio-giugno 2013: nei primi sei mesi del 2007 fra terraferma e centro storico sono state vendute/acquistate 1.952 abitazioni residenziali, nello stesso periodo del 2013 solo 995, quasi mille in meno con un crollo del 50%. In provincia vale lo stesso discorso: 7.701 sono le compravendite registrate nel 2007 (gennaio-giugno), 3.478 quelle del 2013, stesso periodo.

Anche il 2014 non dovrebbe essere un anno di svolta per un comparto che comunque ha sempre vissuto fasi cicliche. Uno dei principali freni alla ripresa, secondo Alessandro Simonetto, è legato alle politiche governative che non favoriscono il mercato: «La normativa per la gestione degli immobili si fa sempre più complessa per motivi fiscali». Il governo, insomma, non sta aiutando il settore, secondo Simonetto: «In una città come Venezia ci sarebbero flussi interessanti dall’estero, ma anche per gli investitori l’unica certezza in Italia, anche per la casa, sono le tasse».

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