«Casa di riposo verso la privatizzazione»
San Donà. L’allarme di Sinistra Italiana. Il sindaco Cereser: c’è una gara in corso, notizie infondate
VATRELLA - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - CASA DI RIPOSO "MONUMENTO AI CADUTI"
SAN DONÀ. Casa di riposo, aria di privatizzazione. Dopo l’intervento della Cgil, ora è Sinistra Italiana a lanciare l’allarme e parla di “situazione allo sbando”, con gravissime responsabilità della giunta. «L’ultimo CdA ha di fatto dato il nulla osta a un percorso che condurrà alla privatizzazione», dicono a circolo Luxemburg, «la formula che per ora si utilizza è quella di una partnership pubblico privato che dia vita a una “Newco Srl”, ovvero un nuovo soggetto. Insomma salterà fuori un privato che si prenderà il patrimonio e lascerà al pubblico la gestione del debito, con un probabile benservito anche al contratto di lavoro pubblico che lega i dipendenti all’azienda. Il peggiore degli scenari si sta materializzando e Cereser ne è responsabile».
Sinistra Italiana da due anni denuncia pubblicamente il grave momento che sta attraversando la casa di riposo. «Una gestione affidata sempre più a cooperative», aggiungono, «e a esternalizzazioni e conseguentemente al degrado dell’offerta. Una politica gestionale fallimentare che per ora ha ottenuto solo gli esiti di avere un personale svilito, demotivato, sottoposto spesso a turni pesanti, mal retribuito. Una retta che ormai è sovradimensionata rispetto all’offerta. La concorrenza tra case di riposo nel nostro ambito territoriale è tutta al ribasso. Si fanno pagare a lavoratori e degenti i costi della competizione. L’attuale giunta ha assecondato e favorito questa politica. Cereser ha scelto i due presidenti e la sua maggioranza ha espresso tre consiglieri su cinque. Un consiglio che si è avvitato per due anni in beghe interne, in una totale incapacità decisionale e in una guida politica assente. È mancata una voce chiara cioè l’unica possibile e credibile: salvaguardare il carattere pubblico della struttura, internalizzare il lavoro e valorizzare l’offerta».
«La casa di riposo», concludono, «va difesa e vanno difesi i lavoratori e i degenti. Cereser incontri i lavoratori e chi li rappresenta, ascolti le loro proposte, le faccia proprie: si dica no alla privatizzazione».
Il sindaco non si scompone: «C’è una gara in corso e notizie infondate possono costituire turbativa, inviterai a parlare quando si conoscono i termini della questione. Se vogliono informazioni vengano a chiedermele, invece di parlare in questo modo».
Giovanni Cagnassi
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