Casa di riposo “scippata” Manno usa l’arma del Tar
CINTO. La Conferenza dei sindaci nel mirino del Commissario Natalino Manno che lancia il suo monito con l’avviso che non ce ne saranno altri prima di adire le vie legali: «O nella prossima riunione i sindaci che hanno partecipato alla spartizione dei 90 posti letto destinati a Cinto, provvederanno con una nuova delibera, a riassegnare quanto è stato illegittimamente tolto, oppure le carte sono già pronte per un ricorso al Tar per bloccare tutte le assegnazioni dei posti letto, sospendendo quindi l'intero procedimento con grave danno soprattutto per quei Comuni destinatari dei posti letto cintesi».
Un avvertimento da tenere in seria considerazione in quanto la votazione dei sindaci di centrodestra, (quelli di centrosinistra si erano astenuti),è sembrata pilotata, peraltro su un punto che non era stato nemmeno inserito all’ordine del giorno. Ed è stato per questo che nulla lasciava prevedere una posizione così arroccata e restrittiva di alcuni sindaci nei confronti di Cinto, nonostante il commissario Manno, oltre a documenti già depositati da mesi, avesse consegnato “brevi manu” al presidente una memoria scritta, (confermata dal sindaco Antonio Bertoncello), sull’intenzione di mantenere i 90 posti letto, prima di uscire dalla seduta per impegni istituzionali. È stato invece accusato di non aver adeguatamente informato la conferenza dei sindaci.
Eppure l’intera documentazione dello stato di attuazione della programmazione dei posti letto per anziani non autosufficienti nella costruenda casa di riposo in borgo San Giovanni, da parte di Sereni Orizzonti, il colosso imprenditoriale friulano, era già stata trasmessa via pec il 31 gennaio 2014 con il piano di zona dei servizi alla persona per il triennio 2011/2015 al direttore generale dell’Asl 10, Carlo Bramezza.
«Alla luce di questo strano disguido tecnico, ho ripetuto l’invio in cartaceo inserendo anche la ricevuta mail di ricezione da parte dell’Asl10 avvenuta ancora al 31 gennaio», tiene a precisare il commissario Manno, «ho sempre informato sia l'assessore regionale Coletto che i vertici dell’Asl10 di qualsiasi situazione inerente la casa di riposo, soprattutto da quando l'impresa costruttrice mi aveva comunicato il 30 gennaio, di aver acquistato il terreno con la volontà di realizzare il centro servizi per anziani».
«Ora», ammonisce il commissario, «per un capriccio politico o scopi sui quali non voglio ancora indagare, si vorrebbe penalizzare la comunità cintese. Non lo permetterò e comunque ho già richiesto la copia del verbale della riunione della Conferenza del 31 marzo da cui dovrà emergere la mia volontà sul mantenimento dei 90 posti letto a Cinto».
Gian Piero del Gallo
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