Casa di riposo “scippata” Il prete: «Via dal Veneto»
CINTO. Uno sgarbo della conferenza dei sindaci ai cintesi ed anche il parroco don Carlo Conforto lancia il suo grido di rabbia: «Via dal Veneto a gambe levate il più presto possibile. Invitiamo chi può a rimuovere le carte e farle volare in modo di anticipare il passaggio in Friuli».
Questo il messaggio sul foglietto parrocchiale. Per non parlare poi della delusione del Commissario Manno: «Credevo di avere a che fare con persone di parola», dice amareggiato, «mai avrei creduto che potessero arrivare a tanto. Sono stati lesi degli interessi e qualcuno dovrà risponderne». E non è da meno l'ex assessore Salvatore Calabrò che per anni si è dedicato alla realizzazione della casa di riposo, più volte promessa ed ora che stava per godere del suo impegno, la vede scivolare via di nuovo.
Dopo la decisione della conferenza dei sindaci, promette fuoco e fiamme se i 90 posti letto scippati, non verranno riassegnati a Cinto. «Mi incatenerò all'ingresso del Palazzo Comunale e griderò ai quattro venti il subdolo comportamento di quei sindaci di centrodestra, di cui anche noi facevamo parte, che si sono prima dimostrati vicini e prodighi di suggerimenti, poi in un momento così difficile per noi, ci hanno colpito alle spalle pur sapendo quale era la situazione della casa di riposo».
Una casa di riposo la cui realizzazione, iniziata nel 2009 solo con la recinzione e l’urbanizzazione del terreno, si è trascinata per anni tra beghe e processi con l'impresa costruttrice che poi, davanti ad alcune difficoltà, avrebbe preteso un risarcimento dal Comune. Ultimamente le cose stavano cambiando: era subentrata una grossa realtà imprenditoriale che aveva acquisito il terreno e rilevato i lavori già effettuati. Quindi pronti a partire se non ci fosse stato lo stop della conferenza dei sindaci che togliendo i 90 posti letto assegnati dalla Regione a Cinto, ha tolto al paese il diritto ad avere una casa di riposo.
Antonio Bertoncello, sindaco di Portogruaro, aveva chiesto di non affrontare l’argomento della ripartizione dei posti letto in quella seduta visto peraltro che era stato appena eletto Luciano Striuli a nuovo presidente, che avrebbe avuto tempo e modo di approfondire la conoscenza delle esigenze del territorio. «Si è voluto invece arrivare da subito ad una scelta che ha visto l'astensione di tutti i sindaci di centrosinistra», ha detto Bertoncello «lasciando così il cerino acceso nelle mani dei sindaci di centrodestra, in quanto non era corretto approfittare dell’uscita del Commissario Natalino Manno per degli impegni inderogabili, visto peraltro che la scadenza era fissata per il 30 aprile e lo stesso Commissario, prima di uscire, aveva lasciato una memoria scritta delle sue decisioni».
Gian Piero del Gallo
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