Casa d’aste con albergo di lusso nella storica villa Ancillotto

San Donà. Una società internazionale è pronta a investire 4-5 milioni nell’antica dimora La posizione vicina al casello autostradale rende appetibile l’affare. Il Comune si tira indietro
Di Giovanni Cagnassi
© foto Gavagnin 2013 riproduzione vietata SAN DONA VILLA ANCILLOTTO DA RECUPERARE
© foto Gavagnin 2013 riproduzione vietata SAN DONA VILLA ANCILLOTTO DA RECUPERARE

Una casa d'aste internazionale con annesso albergo a cinque stelle nella antica e ormai fastiscente Villa Ancillotto, la storica magione della famiglia nobile di San Donà, quella del conte Giannino Ancillotto, medaglia d'oro dell'aviazione ed eroe della Grande Guerra.

Una villa stupenda, che risale al XVIII secolo, immersa in un parco rigoglioso. Nella sua storia è stata anche ospedale militare. In anni recenti era invece stata acquistata per diventare dimora degli Orfei, i circensi che vi ammaestravano animali per gli spettacoli, persino le tigri, una delle quali azzannò e uccise un domatore. Ma il tempo e l'incuria non hanno certo avuto pietà di una simile antica struttura che rischia di cadere completamente a pezzi.

La villa non passerà dunque al Comune, come prevedevano gli accordi iniziali con la società che voleva cederla in cambio degli oneri di urbanizzazione. Una vicenda complessa che aveva portato la nuova proprietà dei terreni, e quindi della storica villa, ad accordarsi con il Comune per non pagare i circa due milioni di euro di oneri di urbanizzazione previsti nell'intervento. In cambio avrebbe ceduto, infatti, la villa che sarebbe successivamente diventata un grande parco-museo pubblico. Sembrava un progetto fattibile, con vantaggi per entrambe le parti. Ma la crisi economica e del mattone ha sconvolto tutto, compresi progetti e tempi di realizzazione di un accordo che non potrà più essere perfezionato.

Il Comune voleva valorizzare la struttura e tutta l'area verde attorno creando un polo culturale di alto livello. Sembrava oltretutto che vi fossero delle ipoteche sulla villa a complicare ulteriormente gli accordi, con difficoltà giuridiche per il Comune qualora avesse proceduto con l'acquisizione. Un aspetto, questo, mai chiarito fino in fondo e ancora piuttosto oscuro.

Ma se non saranno più costruite villette, ecco che si presenta un'altra occasione davvero interessante.

Adesso spunta una grande società internazionale che sarebbe disposta a investire su tutta l'area. Investitori in grado di stanziare fino a 4 o 5 milioni di euro per ristrutturare la villa, creare una casa d'aste per le grandi vendite. Il settore è molto florido, come del resto tutto il lusso, che anche in tempi di crisi non perde di interesse in un certo strato della società. La zona è inoltre strategica, a due passi dal casello autostradale, vicino a Venezia, ma anche a Padova, Trieste, Udine. Non solo. Gli stessi investitori realizzerebbero anche un grande albergo lodge, con piccole villette lussuose distaccate, a cinque stelle, e con tutti i comfort a completare l'offerta ricettiva tra San Donà e Noventa.

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