Casa a specchi per una nuova piazza

Un contributo al dibattito sul futuro di piazzale Donatori di Sangue. Per riqualificare il piazzale davanti alle Poste centrali, senza «togliere un monumento come le Ali, così si chiamano quelle che tutti chiamano le “Vele”, di Carrino, che comunque va mantenuto e non abbandonato come spesso invece accade dalle nostre parti».
L’architetto mestrino Luca Battistella, che anima con la famiglia Scibilia l’associazione “Una grande città” ha affidato al nostro giornale alcune immagini di come, a suo avviso, si potrebbe recuperare piazzale Donatori di Sangue e combattere il degrado di questa parte del centro di Mestre. Un contributo al dibattito che arriva dopo l’assemblea di dicembre 2014 in Municipio che ha segnato alcune novità nella riqualificazione del piazzale.
Primo, il monumento di Carrino deve restare al suo posto: per il commissario Zappalorto e i tecnici del Comune non va spostato altrove per il rischio, concreto, di una costosa causa con l’artista romano.
Secondo, i disegni dello studio AI Progetti che lavora per la ditta Rossi Renzo che ha vinto l’appalto del Comune per la riqualificazione di Riviera XX Settembre, via Verdi, via Rosa e piazzale Donatori di Sangue, propongono di inserire un nuovo edificio vicino al palazzo delle Poste e di rivedere l’organizzazione della sosta delle auto. L’edificio di vetro e ferro dovrebbe ospitare un bistrot e si pensa di portare nuovi plateatici con i tavolini dei bar della zona. Idea che è piaciuta solo in parte, visto ce i disegni vanno rivisti per ridurre l’impatto della volumetria dell’edificio. E qui entra in campo Battistella che, dal suo studio teatro di viale Ancona, offre una sua personale visione di come potrebbe diventare il piazzale. Per aiutare il dibattito sul futuro del piazzale. «Bisogna innanzitutto cercare di dare un senso di continuità tra la Villa Erizzo e la sua piazza antistante. Questo avverrebbe, oltre che con la sistemazione del piano dei camminamenti, con uno spazio protetto all’interno della piazzetta per creare un luogo dai molteplici usi e dove si potrà anche concedersi la possibilità di leggere un libro all’aperto», dice l’architetto.
Le alberature del piazzale, nell’ipotesi Battistella, vanno a riflettersi, e a moltiplicarsi, «sulle pareti della piccola casetta in legno, rivestita parzialmente con materiale specchiante e con gli effetti concavo e convesso, ad indicare già dall’esterno la presenza di un luogo ludico». Perché nella casetta, Battistella vorrebbe inserirci un teatrino dei burattini. Questo per attirare famiglie e bambini e allontanare, così, il senso di degrado che si vive in questa zona. E ancora, spazio ad una cioccolateria, e pure la nuova edicola. Quella oggi confinata vicino al muro delle Poste attende da anni di essere ricollocata nel piazzale. E ancora, Battistella prevede una nuova aiuola all'angolo con via Rosa, davanti alla villa Erizzo, e una piazzetta ipogeo, spazio circolare con gradini dove inserire un grande plateatico «e collocare tavolini e sedie del ristorante adiacente, il quale dovrà curarne la manutenzione. L’ambito verrebbe pedonalizzato e cinto dalla pista ciclabile, anche sul fronte dell’edificio postale, eliminando quei miseri alberelli che occultano le frequentazioni non consone a questo spazio».
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