Carte di credito clonate, altri due arresti

Arrestati dalla polizia ha arrestato altri due clonatori di carte di credito. Si tratta di due indagati coinvolti nell’operazione della Squadra Mobile che la scorsa settimana ha portato alla notifica di sei ordinanze di custodia cautelare in crcere. Mercoledì sera è stato arrestato Milo Schiavon, 41 anni, cuoco veneziano, mentre ieri mattina è finito Giorgio Pezzarini, 53 anni, di Mestre, entrambi con precedenti di polizia.
Pezzarini è considerato il capo della banda. I due sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Venezia nell’ambito della prolungata indagine - coordinata dalla Procura della Repubblica e su provvedimento restrittivo di custodia cautelare del GIP di Venezia - che il 19 febbraio scorso ha consentito di individuare e smantellare una associazione criminale, composta da veneziani e padovani, specializzata a rubare i dati sensibili di carte di credito ed alla loro clonazione ed utilizzo. Una banda che poteva contare su un cameriere, dipendente di un ristorante del centro storico. Era lui a procurare i dati per clonare le carte di credito.
Milo Schiavon, che al momento dell’operazione della scorsa settimana era risultato irreperibile, è stato arrestato mercoledì sera all’aeroporto di Treviso, al rientro dalla Spagna. In Spagna era andato per lavoro. Per qualche mese ha lavorato in un ristorante di Barcellona.
Schiavon, all’interno della banda, consapevole del fatto che le carte erano clonate, aveva il compito di spenderle prevalentemente in esercizi commerciali compiacenti.
Giorgio Pezzarini, arrestato invece ieri mattina, era il capo ed organizzatore del gruppo e provvedeva materialmente, grazie alla sue competenze informatiche, alla clonazione delle carte di credito riversandone i codici sui supporti magnetici.
Praticamente non lavorava e viveva di questo. Inoltre era il punto di collegamento tra tutti gli associati e in particolare con uno degli intestatari delle ditte fittizie. È stato rintracciato nella sua abitazione di Mestre dove si trovava agli arresti domiciliari in quanto già arrestato in flagranza di reato nell’ottobre scorso sempre dalla Squadra Mobile di Venezia, perchè trovato in possesso di skimmer, POS e numerosissime carte di credito clonate. In quel momento dell’indagine era la prova decisiva sull’attività della banda. Gli arrestati sono stati portati nel carcere di Santa Maria Maggiore a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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