Carrozzine, televisori e defibrillatori. Se il cittadino fa un regalo all’ospedale
MESTRE. C’è un piccolo fenomeno, sempre più frequente e tutto sommato positivo, nel mondo della sanità veneziana. Si moltiplicano, al ritmo di quasi una la settimana, le donazioni a favore delle strutture sanitarie della nostra Azienda sanitaria. Un segnale di attenzione e di sensibilità che spesso giunge dopo un percorso ospedaliero da pazienti, durante il quale da un lato si avverte la grande professionalità degli operatori e dall’altra la vetustà di alcune attrezzature. In altri casi, più semplicemente, i cittadini vogliono dare un contributo al miglioramento dei “loro” ospedali. Poi ci sono le donazioni provenienti da associazioni ed enti, non sempre legati al mondo sanitario, che naturalmente hanno un impatto e una finalizzazione più precisa.
Nelle ultime settimane vanno registrate le semplici donazioni di alcuni cittadini: il signor Francesco Sorato, della Gazzera, ha donato dieci carrozzine pieghevoli per il pronto soccorso dell’ospedale dell’Angelo (valore di poco superiore ai cinquemila euro); il signor Marco Boesso di Spinea ha deciso di donare quattro bilance pesapersone (valore 79 euro) alla Cardiologia di Mirano. La parroccchia di San Rocco a Dolo ha donato un deumidificatore per la Pediatria dell’ospedale di Dolo (valore duemila euro); la parrocchia di Tessera ha scelto di regalare un defibrillatore semiautomatico da installare nei pressi della scuola per l’infanzia e l’asilo nido del quartiere (valore 1539 euro). Poi ci sono le donazioni provenienti da associazioni, più o meno legate all’attività socio sanitaria. E’ il caso del Rotary di Chioggia, che ha deciso di erogare cinquemila euro per la Cardiologia del locale ospedale. L’Avapo, l’associazione dei volontari ospedalieri di Dolo e Mirano, ha donato otto televisori e dieci cuffiette per l’Oncologia di Mirano. L’associazione italiana per la Sclerosi laterale amiotrofica ha contribuito invece con diecimila euro al progetto “terapia fisica ed assistenza tosse su soggetti affetti da Sla” gestito dal reparto di Pneumologia dell’Angelo. E infine il Pam ha regalato le uova di Pasqua per il reparto di Pediatria dell’ospedale cittadino (valore 700 euro). Insomma, gli ospedali sono percepiti sempre di più come “vicini” al cittadino-utente. Non a caso, nelle ultime settimane, si sono moltiplicate anche le proteste e le manifestazioni in difesa dei poli ospedalieri, “declassati” dalla Regione per motivi legati al contenimento della spesa sanitaria. La battaglia per l’ospedale civile di Venezia, ad esempio, starebbe per ottenere un risultato positivo, dopo l’annuncio da parte della Regione di un disegno di legge per considerare la «specificità» di Venezia legandola ai grandi flussi turistici che si riversano sulla città. Più complicate le battaglie per la difesa di Chioggia, di Dolo e di Mirano, che la Regione classifica come presidi di base e di primo livello. —
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