Carrozzina danneggiata rimborsato D’Ambra
MARCON. Ha un lieto fine la disavventura dello schermidore paralimpico Nicola D’Ambra, che nel giugno scorso si era trovato la carrozzina da competizione danneggiata in modo irreparabile al rientro da un volo Catania-Venezia. Dopo sei mesi trascorsi a districarsi tra moduli e carte bollate è riuscito a ottenere un rimborso, anche se solo parziale, dei danni subiti. Al ritorno dai campionati italiani di scherma, disputati in Sicilia, una volta atterrato al Marco Polo si era ritrovato con la carrozzina da gara ridotta in condizioni tali da renderla inservibile. Un danno da 1.800 euro e il rischio di non poter più salire in pedana nell’immediato. L’atleta di San Liberale, che gareggia per l’Officina della Scherma Mirano, si era subito rivolto agli uffici preposti in aeroporto, e quindi alla compagnia aerea. Ma la mancanza di un documento, che non gli era stato sottoposto in aeroporto, aveva portato all’offerta di Volotea di un rimborso di soli 60 euro.
«Alla fine, grazie anche agli articoli comparsi sulla Nuova Venezia e alla compilazione di ulteriori documenti, sono riuscito a trovare un accordo con la compagnia aerea», spiega Nicola D’Ambra. «Volotea è stata molto disponibile, ha compreso il problema e ha offerto un rimborso di 1.340 euro. Di più non poteva in base alle procedure che erano state avviate, e la scorsa settimana ha provveduto al versamento della somma. Una storia finita bene dopo sei mesi di difficoltà, anche perché la carrozzina mi era stata donata dal Comune di Marcon, attraverso un bando specifico, proprio per poter fare attività sportiva. A Catania l’avevo imbarcata intera, non rotta, e chi era con me lo poteva testimoniare. Arrivato a Tessera, al momento del ritiro bagagli, la carrozzina da gara era piegata su se stessa, segno che qualcosa non era andato per il verso giusto». (s.b.)
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