Caro parcheggi, già raccolte duemila firme
In soli due giorni la raccolta di firme lanciata da Mestre Off Limits contro il caro sosta, deciso dal commissario Vittorio Zappalorto, ha oltrepassato quota 2 mila sottoscrizioni. Segno che i cittadini non ci stanno a “coprire” i buchi del comune e questa volta hanno tutte le intenzioni di non stare zitti. La gente si passa parola, parla con il vicino, trova i ciclostilati in negozi e locali e va a firmare.
«Oggi (ieri ndr)», spiega Fabrizio Coniglio del comitato Mestre Off Limits, «anche se al mattino non eravamo al punto firme all’interno dell’Img cinema, quando siamo arrivati abbiamo trovato una pagina intera già sottoscritta, segno che la gente sa, viene apposta e sottoscrive. I numeri sono eccezionali, ed è solo l’inizio perché ci sono una marea di negozi che sono stati raggiunti dai moduli, stiamo invadendo la città».
E ancora: «Una signora ci ha detto “Grazie per quello che state facendo” e per noi questo è un diploma al di là dell’impegno, gratuito in tutti i sensi. Tutta Mestre si sta mobilitando, in due giorni abbiamo già superato quota duemila firme e vogliamo raggiungere il nostro traguardo a tutti i costi e molto presto».
Parcheggi a due euro l’ora? «È una porcheria», commenta anche Lorenzo Michielan, titolare dello storico Caberlotto di piazza Ferretto, «non esiste in nessuna città del Veneto che la gente sia penalizzata per arrivare in centro. Non accade da nessun’altra parte che si allontanino in questo modo le persone. Già quando hanno pedonalizzato la piazza sostenevo l’idea di creare parcheggi al Candiani, poi hanno spostato l’ospedale e abbiamo continuato a dirlo. Adesso la gente si tiene lontana, perché i parcheggi che ci sono, sono in periferia ed è più comodo andare nei centri commerciali». Dove nessuno ti multa e la sosta è gratuita.
La petizione chiede di firmare contro il rincaro della sosta disposto qualche giorno fa dal commissario Vittorio Zappalorto. Un provvedimento che si chiede di revocare, ripristinando anche la sosta gratuita all’ora di pranzo, tra le 13 e le 15 in vigore da una decina d’anni a Mestre.
L’annunciato ricorso al Tar di “Mestre off limits” si aggiunge a quello del Codacons di Franco Conte che ha intenzione anche di portare il caso in Procura e di verificare la legittimità della delibera.
Marta Artico
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