Carnevale di San Stino, in 20 mila per la sfilata dei 38 carri
Musica degli anni Novanta in sottofondo e tanti gruppi mascherati: tantissime famiglie provenienti da tutto il Veneto e dal Friuli
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L'eco degli anni '90 contagia San Stino di Livenza. La musica di quegli anni ha fatto saltellare migliaia di persone accorse ad assistere, domenica pomeriggio, alla sfilata di 38 carri, per la 51° edizione del Carnevale Sanstinese. Almeno 20 mila spettatori hanno pagato il biglietto simbolico, non più di 4 euro, vincendo la concorrenza non solo simbolica di Motta di Livenza, il cui vicino Carnevale è proposto sempre lo stesso giorno di San Stino.
A San Stino le strade erano chiuse già dalle 10 per la maggior parte, alcune già dalle 7. Difficile entrare nella cittadina, per prendere posto. Grazie alla Protezione civile e alle associazioni il servizio d'ordine è stato impeccabile, aiutati dalla Polizia locale (presente con un gran numero di agenti) e dai carabinieri.

A sorprendere positivamente la grandissima presenza di famiglie , provenienti da tutto il Veneto e dal Friuli, come se la sfilata del Carnevale di San Stino fosse un appuntamento messo da tempo in agenda. Molti i genitori travestiti, i più anziani avranno avuto 70 anni: erano camuffati con parrucche improbabili e occhiali scuri. Hanno assiepato, chi in maschera e chi no, tutto il corso centrale di via Roma, fino all'arrivo di piazza Aldo Moro, dove i carri sono sfilati per raggiungere via del Popolo. Dai balconi in molti hanno assistito allo spettacolo agitando calici di prosecco e brindando.
La partenza è stata puntuale: un caldo sole (con temperatura superiore ai 10 gradi) ha accompagnato la prima parte della sfilata. Con il trascorrere delle ore si è affacciato un clima umido che ha indotto molti a lasciare il centro ea rifugiarsi a casa o nelle macchine. I carri, accompagnati da numerosi gruppi mascherati, sono stati salutati, al loro passaggio, dagli immancabili coriandoli. Dal palco si è scandito il ritmo della festa, proponendo soprattutto canzoni della disco che andavano di moda una trentina d'anni fa.
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I gruppi mascherati hanno mostrato caricature dei fumetti più recenti (bello il “Cattivissimo me” arrivato a destinazione verso la fine della sfilata) oppure personaggi leggendari della Walt Disney. Anche Micheasso ha fatto la sua comparsa, col suo ghigno. Qualche riferimento all'attualità ma nulla più. Un omaggio a Pinocchio, un altro ha riguardato il tricolore. Sfavillanti i carri di Concordia e di Ca' Savio, dove una Cappuccetto Rosso spaesata rimpiangeva i tempi andati.
A San Stino il successo è stato grande: ora dovranno rispondere Caorle e Concordia in notturna e, per la prima volta dal 1995, ci sarà Portogruaro.
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