CARNEVALE / Mille ospiti in ghingheri al Gran Galà della Fenice / LO SPECIALE

Il ministro Cancellieri alla Bohème, ingressi a teatro tra pizzi e paillette. Sale in palcoscenico la “Belen” mestrina in tuta d’oro, madrina della serata
Interpress/Tagliapietra Venezia - Carnevale. Gran Galà del Teatro La Fenice. Balletto della modella mestrina Sofia Valleri madrina della Fenice.
Interpress/Tagliapietra Venezia - Carnevale. Gran Galà del Teatro La Fenice. Balletto della modella mestrina Sofia Valleri madrina della Fenice.

Senza cavallo ma con mille ospiti in ghingheri, ieri sera, il Gran Galà di Carnevale della Fenice che, perso l’equino, i pennacchi e le briglie, ne ha guadagnato in democrazia offrendosi – tramite altoparlanti - all’intero campo San Fantin per una festa dentro e fuori il teatro.

Dentro, chi in maschera, chi da sera, chi con una piuma, un pizzo, una paillette. Infilata in una pelliccia bianca sopra una tuta d’oro, la modella mestrina Sofia Valleri in un’indimenticabile apparizione sul palcoscenico del teatro che ha finalmente sciolto l’angosciante dubbio sulla sua somiglianza con Belen. No, non assomiglia a Belen.

Imperiale la biondissima Cecilia Matteucci in un abito ottomano dell’Ottocento, issata su sandali d’oro di Prada e nascosta dietro un paio di occhiali di McQueen. In abito rosso e oro, da lei intitolato “sotto il vestito gente” per via delle proporzioni, Luxuria, in totale adorazione del teatro. Niente maschera, ma una sciarpa di velluto al collo e una nipotina per mano, il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri. «È sempre un sogno venire qui», dice il ministro che oggi sarà al volo dell’Aquila in Piazza San Marco.

E ancora il sindaco Giorgio Orsoni con Agnese in mascherina d’oro, il regista della serata Matteo Corvino, Jerome Zieseniss in cappa di velluto rosso, Fabio Testi, Francesca Zaccariotto, Barbara Valmarana in tricorno tempestato di strass, Luigino Rossi, Marco Cappelletto con Grazia in turbante, la principessa caroline Murat, re Fouad II d’Egitto, Fabio Cerchiai con Alessandra Biasutti, la stilista Laura Biagiotti in uno chiccosissimo Arlecchino che ha ricevuto il Cavalchina Award e le dodici Marie schierate come soldadini. Buffet per mille, dopo la Bohème, nelle Sale Apolinee e poi tutti (non proprio tutti) a ballare nel foyer con i Disco Infermo e il dj Maurizio Sacchi.

Dall’altra parte del Canal Grande, a Palazzo Pisani Moretta, Antonia Sautter in un costume fucsia («perché è un colore che mi mette allegria») riceveva intanto i suoi ospiti al Ballo del Doge che, per festeggiarsi degnamente, quest’anno è stato dedicato all’Amore. Cuori giganti, ardenti, puri, appassionati, magari anche qualche cuore matto da legare, con Cupido in iperattività per trasformare il primo piano nobile in un bosco dell’amore e il secondo piano nel lato più carnale della passione. In azione 120 tra acrobati e ballerini come dervisci tra costumi pazzeschi che, in questi giorni, sono usciti dall’altelier di Antonia per raggiungere gli alberghi a cinque stelle infilati in custodie nere grandi come armadi. Madrina della serata Morgan Witkin, modella a presentatrice di “Sognando Italia” avvolta in una nuvola di tutte le tonalità del rosa.

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