Carnevale con il contapersone, si decide chi sta fuori dalla Piazza
VENEZIA. Contapersone agli accessi della città per Carnevale, in settimana incontro tecnico dal prefetto Carlo Boffi. Il rappresentante del governo vuole capire quale sarà la scelta individuata per regolare i flussi di accesso alla città e in particolare a determinate zone come San Marco. Il sindaco Luigi Brugnaro vuole sperimentare il sistema già da questo Carnevale e l’installazione di telecamere e sensori dovrebbe essere realizzata entro il 23 gennaio. Ma la gestione di un tale sistema è sicuramente facile sulla carta, un po’ meno in pratica. Per questo, al più presto, il Prefetto incontrerà i responsabili del Comune per capire come far funzionare gli impianti elettronici destinati al conteggio.
Le categorie da inserire. «Spero siano accessi non troppo impattanti e facilmente gestibili. Infatti bisogna ragionare sul fatto che non tutte le persone che transitano sono turisti» spiega il prefetto Boffi «Quindi dobbiamo trovare il sistema per non bloccare i cittadini di Venezia che abitano nella zona interdetta, gli stessi turisti ospitati in alberghi dell’area e poi gli operatori della sicurezza e del soccorso. Sicuramente individueremo altre categorie da tenere in considerazione. Il sindaco vuole iniziare la sperimentazione già durante il Carnevale. Per questo in settimana incontro i vari responsabili della sicurezza per poi arrivare ad un comitato provinciale con la maggiore definizione possibile del progetto».
I contapersone. Numerose le offerte arrivate al Comune da parte di ditte che offrono i loro sistemi per partecipare a questo conteggio sperimentale delle persone. Di base quasi tutti hanno telecamere particolari e sensori che individuano le persone per il conteggio. Quindi inviano i dati a una centrale che dopo averli elaborati tenendo conto dei vari accessi stabilirà il numero di persone transitate. A quel punto, se il numero dei transiti ha raggiunto quello stabilito come cifra massima consentita scatta il blocco dell’accesso. Numerose le proposte inviate anche perché chi verrà scelta potrà sempre dire che il suo sistema è usato a Venezia. Una pubblicità non da poco. Del resto il problema dei flussi turistici e degli accessi limitati in determinate zone è un problema che cominciano ad avere diverse città europee.
Tetto a 50 mila. L’obiettivo dichiarato dall’amministrazione ora è non più di 50 mila persone in piazza San Marco. Una rivoluzione - se attuata - perché significherebbe 30 mila in meno di quelle che assistono mediamente ogni anno al Volo dell’Angelo. Una settimana fa il comandante della polizia locale Marco Agostini ha detto: «Il numero non è ancora scritto, ma saranno non più di 50 mila persone contemporaneamente a San Marco. Non c’è tempo per organizzare già i “semafori”, ma ci saranno conta persone a San Salvador, San Luca, Santo Stefano, per dirottare i visitatori, raggiunto il limite in Piazza». Il progetto del conta persone viene sviluppato dal settore turismo del Comune e da Venis. A favore della società che si occupa delle strutture tecnologiche e dell’informatica per il Comune, l’amministrazione ha stanziato 200 mila euro. Se a Carnevale il sistema parte in via sperimentale Venezia sarà la prima città in Italia dove si inizia a contingentare i turisti in particolari aree.
Commercianti critici. I commercianti della Piazza hanno iniziato a storcere il naso: sostengono che l’intasamento c’è nelle calli e sui ponti e non a San Marco. Il contingentamento arriva soprattutto per motivo di sicurezza. Altri 800 mila euro saranno investiti quest’anno per sistemi di videosorveglianza.
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