Carnevale a Venezia feste e maschere nel segno della vanità

VENEZIA. Piazza San Marco aperta fino all’ora di cena con musica dal vivo, le feste di gala a Ca’ Vendramin Calergi, l’animazione nei campi. Prime novità (per ora) nella trama del Carnevale 2017 che dall’11 al 28 febbraio, per il secondo anno saldo nelle mani di Marco Maccapani, sarà nuovamente dedicato al “Creatum” ma con sottotitolo nel segno della vanità.
A tre settimane dal via, con un budget di circa un milione di euro, la chiusura dei contratti con gli ultimi sponsor, la chiamata a raccolta di artisti, musicisti, animatori, costumisti, si delinea la festa che, come spiega lo stesso direttore artistico, da oggi stabilmente in laguna, «è l’evoluzione della manifestazione dell’anno scorso, ma con maggior raffinatezza e miglior organizzazione».
Piazza San Marco. Sarà il fulcro degli eventi e riporterà sui masegni le botteghe degli artigiani, in particolar modo dei tessuti. Al centro, sotto gli occhi delle migliaia di persone attese a Venezia, sarà restaurata la Dogaressa che trasportò Papa Ratzinger. Quest’anno le casette di legno resteranno aperte fino alle 17.30 e successivamente, fino alle 20.30, la Piazza si animerà di musica. Dj e orchestra, per tutti i gusti, ma per poter ballare sul palco e sulla passerella bisognerà essere mascherati.
Il tema. Non solo “Creatum” ma anche “Vanity af(fair”: doppio titolo, o sottotitolo, per la manifestazione che solletica l’ex vizio capitale. Benvenga la voglia di apparire, di strafare, di essere qualcun altro, o dieci persone insieme, per un giorno; evviva i selfie, gli autoscatti, le foto, i video e tutto ciò che mette in primo piano l’individualismo sotto forma di maschera. Una parte della festa sarà dedicata al cibo, con eventi sorpresa.
Arsenale. Prima defaillance: niente più feste nella Torre di Porta Nuova in Arsenale. Un po’ lontana, forse non comodissima da raggiungere, “veneziana” per i veneziani ma molto meno per i foresti, la Torre quest’anno sarà esclusa dalla festa. Restano invece in programma - sempre in Arsenale - le notti piccole per i giovani a partire dalle 23.

Cene di gala. Le cene di gala approdano a Ca’ Vendramin Calergi, nelle sale in cui Richard Wagner compose il «Parsifal». La cena con vista sul Canal Grande, tra stuole di camerieri, candele, mascherine e costumi, ciprie e parrucche, costa 400 euro (sabato 25 febbraio 500 euro) che includono performance dal vivo, cinque portate, selezione di vini italiani, musica live e dj-set fino alle 2.30 con cocktail bar. Il gala di giovedì grasso, 23 febbraio, è già sold out.
VIDEO: il suggestivo corteo sull'acqua di apertura del Carnevale, qui nell'edizione 2016
Secondo tradizione. Confermata la Festa sull’Acqua, grazie all’Aepe, che vedrà uscire dal torpore invernale il rio di Cannaregio nel primo settimana di feste, quello del’11 e 12 febbraio. Confermati i tre voli dal campanile di San Marco, quello dell’Angelo (il 19), quello dell’Aquila (domenica 26) e lo Svolo del Leon, martedì grasso.
Confermata la sempiterna festa delle Marie, con la sfilata in Piazza San Marco – il 18 febbraio con partenza alle 14.30 da via Garibaldi - delle dodici ragazze scelte tra le decine che si presenteranno al concorso. La più bella, oltre alla gloria personale, si garantirà il volo dell’Angelo al Carnevale 2018.
La ballata del toro. Grazie all’associazione Compagnia L’Arte dei Mascareri sarà ripreso l’antichissimo aneddoto di giovedì grasso dell’anno 1162 in cui si celebrava la vittoria del doge Vitale Michiel II sul Patriarca Ulrico di Aquileia con i 12 Feudatari ribelli. In memoria del tentativo di insurrezione soffocato nel sangue ogni anno anche i successori del Patriarca dovevano inviare in dono e a risarcimento al Doge in carica un toro e dodici porci ben pasciuti. Corna il libertà, dunque, il 23 pomeriggio in Piazza San Marco, naturalmente di cartapesta.
Terraferma. Marco Maccapani annuncia un fitto programma anche per la terraferma, tra Mestre e provincia con artisti di strada, parate, sfilate di carri.
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