Carlotto ai Grillini: «Piazza Foibe, tutti uguali»
MIRA. «I grillini sono fatti della stessa pasta del centrosinistra dell’ex sindaco Michele Carpinetti. Di realizzare piazza Foibe, nonostante le tante promesse, se ne infischiano». A fare questa denuncia è Enrico Carlotto, ex consigliere di An ma soprattutto il promotore storico della petizione per avere una piazza intitolata agli italiani uccisi dagli jugoslavi dopo la guerra per vendetta dopo le stragi compiute dagli italiani sulle popolazioni slave. Carlotto reclama l’intitolazione di Piazza Foibe dopo che nel 2013 il vicesindaco di Mira in carica Nicola Crivellaro aveva dato la piena disponibilità dell’amministrazione grillina a portare avanti una delibera del Consiglio comunale approvata nel 2003.
La vicenda parte proprio dall’ottobre del 2003 quando il Consiglio comunale di Mira (sindaco Roberto Marcato) votò quasi all’unanimità un ordine del giorno (voluto da An) che avrebbe dovuto portare all’intitolazione di piazza Martiri delle Foibe. Si era parlato dell’area verde a ridosso di via Oberdan a Mira Taglio, ma qui poi doveva sorgere il distretto sanitario, e ora non sorgerà neanche quello. Si era parlato di nuove piazzette da denominare nelle nuove aree urbane a Mira Porte o Oriago. Nessuna idea si è però realizzata. Il risultato è che oggi è il “Giorno del ricordo” ma della piazza intitolata ai questi italiani uccisi o cacciati non c’è alcuna traccia.
Un tema ancora molto divisivo visti anche i recenti atti vandalici che si sono verificati al monumento dedicato ai martiri delle foibe qualche giorno fa a Marghera.
Carlotto però non dimentica. «Il 10 febbraio», dice, «è arrivato e a due anni di distanza da quella promessa anche questa amministrazione fa solamente chiacchere a vanvera come tutti gli altri partiti».
Laconica la presa di posizione del vicesindaco Crivellaro che ammette: «Ad ora non è stato ancora individuato un posto da dedicare alle vittime delle Foibe». (a.ab.)
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