Carinzia chiude l’agenzia di sviluppo, niente più lettere alle aziende venete
VENEZIA. Gli imprenditori veneti non riceveranno più le tanto discusse lettere di invito a trasferire sotto scorta di benefici fiscali le loro aziende in Carinzia: il nuovo governatore della regione austriaca, Peter Kaiser, al termine dell'incontro con il presidente del Veneto Luca Zaia ha annunciato la chiusura dell'Agenzia per lo sviluppo della Carinzia, che sarà inglobata nell'Ente per lo sviluppo economico, corrispondente alle Camere di commercio italiane.
«È un passaggio epocale» ha subito commentato Zaia. «Fermo restando - ha spiegato Kaiser - che il mercato deve restare libero, le politiche vanno improntate alla sostenibilità dello sviluppo. Non c'è stato nessun condizionamento da parte del Veneto: unificare tutti gli attori, per avere politiche conformi ai dettami dell'Europa, è parte della visione del mio partito. A mio sapere, conosco due o tre imprese che si sono trasferite, ma non ho visto nessun grande esodo e tengo anche a sottolineare che la Carinzia è solo un distretto dell'Austria, che decide le tassazioni a livello centrale».
«Diciamo grazie alla Carinzia - ha aggiunto Zaia -, perché la chiusura di questo ente, facendo venir meno i fenomeni di dumping, è l'annuncio che i veneti si aspettavano da tempo. È una scelta strategica importante nelle relazioni tra i territori, che vanno tenute con modalità diverse da quelle verificatesi. Kaiser ha interpretato appieno il ruolo che gli spetta come governatore all'interno dell'Euregio. È atto di condivisione di una strategia: la guerra tra poveri non paga».
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