“Cardiologie aperte” in 200 allo screening

Mirano. Successo per l’iniziativa gratuita dell’associazione “Cuore Amico”  Venti pazienti hannno scoperto di avere elevati rischi cardiovaloscorari

MIRANO. Anche un semplice screening gratuito può essere decisivo per scoprire patologie. Ne sanno qualcosa quei venti pazienti che l’altro ieri a Mirano, partecipando a “Cardiologie aperte”, hanno capito di avere elevati rischi cardiovascolari. È stato sufficiente sottoporsi, poi, a un elettrocardiogramma, con esito negativo, per fugare ogni dubbio ma pure per confermare quanto sia importante la prevenzione. E in questa direzione andava l’iniziativa di San Valentino, patrocinata dall’associazione Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco) e dall’Heart Care Foundation, all’interno di una campagna nazionale per sensibilizzare la popolazione sulle malattie cardiovascolari. Un appuntamento fisso da anni all’ospedale cittadino e al reparto di Cardiologia, diretto da Salvatore Saccà, dove l’altro ieri si sono presentanti in 200 e qualcuno ha inteso che deve fare attenzione e cambiare stile di vita. «Una giornata» spiega il direttore generale della Usl 3 Giuseppe Dal Ben «utile a ricordarci le buone pratiche, perché anche ciascuno di noi, con il proprio comportamento, può contribuire a far star bene il nostro cuore: prediligiamo le scale piuttosto che l’ascensore quando possiamo, facciamo una passeggiata ed evitiamo l’auto, mangiamo cibi equilibrati rinunciando ai cosiddetti cibi spazzatura e diciamo no alle sigarette, riducendo il consumo dell’alcol».

E, infatti, durante “Cardiologie aperte” i medici e volontari dell’associazione “Cuore Amico”, con il loro presidente Nicolò Cammarata, hanno ricordato poche ma semplici regole per mantenere in salute uno degli organi più importanti del nostro corpo, magari seguendo delle piccole regole quotidiane.

Di più, perché c’è stata pure l’occasione per ricordare, attraverso una serie di filmati educativi, gli stili di vita corretti a cui dovrebbero attenersi le donne in menopausa, perché toglie da quella protezione ormonale che si aveva in precedenza. Tutti i 200 partecipanti sono stati sottoposti allo screening gratuito; dopo la raccolta anamnestica per capire se c’era o meno una familiarità all’infarto, ogni paziente ha eseguito degli esami su quelli che sono i maggiori fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, come la misurazione della glicemia, del colesterolo, del peso e della pressione arteriosa, valutando l’abitudine al fumo. E venti, appunto, sono stati trovati a rischio, anche se esami più approfonditi hanno escluso problemi: l’invito solito è fare attenzione. L’iniziativa dell’altro ieri è stata organizzata da Cardiologia di Mirano e Dolo, Medicina dello Sport-Cardiologia Riabilitativa di Noale, “Cuore Amico” Mirano e il dipartimento Prevenzione dell’Usl 3.

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