Carburanti: indicavano prezzi più bassi ma facevano pagare di più. Nei guai 11 distributori
Operazione della guardia di finanza in tutta la provincia di Venezia. Ecco come scattava la truffa
VENEZIA. Non sempre le ciambelle riescono col buco e i controlli della guardia di finanza hanno portato a scoprire 11 distributori di carburante che avevano alzato i pressi di benzine e diesel senza motivo, approfittando dell'aumento dei prezzi dei prodotti energetici per truffare i propri clienti, indicando però prezzi più bassi di quanto poi facevano pagare agli automobilisti. Insomma: una vera e propria truffa.
Si tratta di 11 distributori di carburante in tutto il territorio della provincia di Venezia che pubblicizzavano prezzi più bassi di gas, benzina e gasolio rispetto a quelli effettivamente praticati ai clienti. Si trovano nei comuni di nei comuni di Venezia (centro storico, isole e Mestre), Jesolo, Salzano, Musile di Piave, Mira, Cavarzere e Chioggia
In queste ultime settimane, in relazione al perdurare degli aumenti dei prezzi praticati al pubblico dei carburanti e dell’accresciuto traffico stradale legato al periodo estivo, le Fiamme Gialle veneziane hanno intensificato i controlli su tutto il territorio della provincia, avviando mirati riscontri nei confronti degli impianti di distribuzione di carburanti.
Ai titolari sono state contestate violazioni quali l'omessa comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico dei prezzi praticati dal distributore attraverso il portale "Osservaprezzi carburanti", la comunicazione di un prezzo inferiore a quello effettivamente praticato al pubblico e infine l'irregolare pubblicizzazione dei prezzi dei carburanti commercializzati.
Per queste violazioni, sono stati interessati i Comuni competenti per territorio, titolari del potere di irrogare le sanzioni amministrative, comprese tra un minimo di 516 ed un massimo di 3.098 euro.
A parte invece la segnalazione penale all’autorità giudiziaria.
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