Carbonella in un catino un’abitudine pericolosa
SAN MICHELE. Dentro al braciere, utilizzato da madre e figlia per riscaldare la casa, la famiglia aveva adoperato, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, rimasugli di legna e pezzi di carbonella. Non è escluso che la famiglia albanese già nelle notti precedenti avesse adoperato lo stesso sistema. Quella di adoperare delle braci per scaldarsi è un’abitudine pericolosa, molto diffusa tra le famiglie straniere. I precedenti non mancano, anche se nel Veneto orientale in poche occasioni, fortunatamente, si è arrivati alla tragedia.
Un fatto simile a quello di San Michele un anno fa aveva riguardato una famiglia residente nei dintorni di Portogruaro. Anche in quel caso era stata posizionata, sul braciere, della diavolina.
Metodi rudimentali molto di moda evidentemente nei paesi d’origine e che qui in Italia, ricordano in particolare i più anziani, si adoperavano fino a 30-40 anni fa. Un’abitudine un tempo diffusa, ma, soprattutto oggi, molto pericolosa. (r.p.)
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