Carabinieri ricevuti a colpi di balestra

Spinea. Le forze dell'ordine intervengono per schiamazzi alle 2 di notte: il ragazzo si affaccia alla finestra e prende di mira anche il padre, Federico Picci sfiora un militare e viene arrestato per tentato omicidio
SPINEA. Balestra professionale, cannocchiale di precisione e frecce di alluminio. Questo l'armamentario non convenzionale con cui Federico Picci, un ragazzo residente in via Cavalcanti a Spinea, alle 2 di notte ha bersagliato i carabinieri intervenuti a seguito di una segnalazione telefonica di un residente infastidito dallo scoppio di petardi. Un dardo ha sfiorato la testa di un brigadiere. Un'altra ha colpito il parabrezza della gazzella dell'Arma. Il Robin Hood spinetense è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio.


E' una vicenda che ha dell'incredibile. Tutto comincia alle 2 di notte, con una chiamata al 112 e una richiesta d'intervento da parte di Delano Picci, il padre di Federico. L'uomo racconta di temere per la propria incolumità perchè il figlio, in stato di alterazione, stava esplodendo petardi dalla finestra dell'abitazione, al secondo piano.

All'arrivo dei carabinieri l'uomo si preoccupa dell'incolumità delle forze dell'ordine. E' lui stesso ad avvertirli che il ragazzo possiede una balestra. Detto, fatto. Federico comincia a bersagliare i carabinieri sulla strada. Una freccia passa a una ventina di centimetri dalla testa del brigadiere capo equipaggio. Un'altra freccia colpisce l'auto, danneggiando seriamente il parabrezza.


Ai militari e al padre del ragazzo non resta altra scelta che ripararsi sotto una pensilina in muratura. Il ragazzo a questo punto ha un barlume di lucidità. Capisce che è meglio «arrendersi» e deporre le armi. O, probabilmente, si lancia in un ultimo, disperato, tentativo di fuga. Appena si rendono conto che si è allontanato dalla finestra i carabinieri entrano in casa per bloccarlo. Inutile il tentativo di fuga del ragazzo, il quale viene bloccato sulle scale. Bloccato il ragazzo i carabinieri cercano l'arma. E la trovano, nascosta sotto il letto. Si tratta di una balestra professionale, marca Hou Shiueh, munita di cannocchiale di precisione di marca Konus. Vicino, sempre sotto il letto, anche 15 frecce in alluminio con punta metallica di diverse forme e colori.


Il ragazzo, probabilmente vittima di un serio stato depressivo, è stato arrestato dai carabinieri del radiomobile della compagnia di Mestre. Dovrà rispondere di un'accusa gravissima come quella di tentato omicidio e di altri reati che vanno dalla resistenza a pubblico ufficiale al danneggiamento di mezzo militare. Tutte le armi dell'emulo spinetense di Robin Hood sono state sequestrate. Il ragazzo, portato nel carcere di Santa Maria Maggiore, dovrà spiegare al magistrato le ragioni del proprio comportameto.

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