Carabinieri-rapinatori al supermercato
Una rapina finita male, una sparatoria che lascia sul campo dieci feriti di cui uno grave, e un epilogo inquietante: secondo gli inquirenti i due rapinatori che ieri all’ora di pranzo hanno assaltato un supermercato di Ottaviano, nel Napoletano, sono due carabinieri in servizio al battaglione di Mestre. Gli stessi che in un primo momento avevano spiegato di essere intervenuti per dare la caccia ai banditi. Gli arrestati sono due giovani militari in servizio al battaglione di Mestre, Jacopo Nicchetto, 34 anni di Chioggia, e Claudio Vitale, un 41enne di Cercola (Napoli), entrambi in permesso ordinario.
Dal loro racconto sono emerse forti contraddizioni che fanno ritenere agli inquirenti che siano coinvolti nell'esecuzione del colpo. Nei loro riguardi sono ipotizzati i reati di rapina aggravata e tentato omicidio plurimo. Il decreto di fermo è stato emesso dalla Procura di Nola sulla base degli elementi raccolti dai carabinieri di Torre Annunziata. Entrambi i carabinieri fermati sono stati sospesi dal servizio con effetto immediato. Pure loro rimasti feriti nella sparatoria, ieri sera erano ancora ricoverati nell’ospedale Villa Malta di Sarno, Salerno. Il carabiniere chioggiotto con un proiettile incastrato nella natica destra, il napoletano con una frattura delle ossa nasali. «Nessuno di loro», spiegava ieri sera al telefono il direttore sanitario Vincenzo Crescenzo, «è in pericolo di vita o in gravi condizioni. Lo stesso non si può dire per un terzo ferito». Crescenzo fa riferimento al titolare del supermercato, Pasquale Prisco, 30, proprietario del market della catena Eté.
È qui che, poco dopo le 13 di ieri, si scatena un far west la cui ricostruzione resterà confusa per tutto la giornata, anche per la presenza sul luogo della rapina dei due carabinieri - che all’inizio si pensava fossero clienti, intervenuti per cercare di prendere i banditi. E invece, stando agli elementi raccolti dagli investigatori, sono stati loro stessi a tentare il colpo facendo irruzione nel supermercato. Suona l’allarme, qualcosa non funziona e i due rapinatori dopo aver sparato alcuni colpi di pistola - secondo le testimonianze raccolte tra i presenti - fuggono a bordo di una di una Lancia Station Wagon di colore blu. Il titolare del supermercato e alcuni suoi parenti - secondo la ricostruzione degli investigatori - si sono messi all’inseguimento dei banditi salendo a bordo di almeno tre auto. Una caccia a tutta velocità, con l’esplosione di vari colpi di pistola - impossibile stabilire quanti - lungo le strade del Vesuviano fino a quando non vi è stato un incidente nel quale è rimasta coinvolta l'auto dei rapinatori.
La corsa si è conclusa all'altezza della zona industriale di Ottaviano. Sul posto sono arrivati i carabinieri, la polizia, i medici del 118 e i tecnici dell’ Anas. La ricostruzione della rapina - sulla quale gli investigatori lavoreranno anche oggi - è stata complessa e ha richiesto alcune ore, fino a che in serata è arrivata la svolta inattesa, dopo aver accertato elementi fortemente contradditori nei racconti dei due militari, tanto da far ritenere che siano stati loro stessi gli autori della tentata rapina. Per questo il pubblico ministero di Nola ha deciso il fermo quali indiziati dei reati di rapina aggravata e tentato omicidio plurimo. Tra le dieci persone ferite - come si diceva - il più grave è il proprietario del supermercato sottoposto a una delicata operazione chirurgica nello stesso ospedale in cui sono piantonati i due carabinieri. Un proiettile gli ha devastato l'addome lesionando alcuni organi e parti del corpo. Tra gli altri feriti, ricoverato a Nocera Inferiore, un giovane di 25 anni, colpito all'addome. E' stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico, è tuttora in prognosi riservata.
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