Carabiniere fuori servizio sventò il furto: premiato
CAORLE. Un allievo carabiniere che non si è tolto la divisa nemmeno fuori servizio. Domenico Centonze, il militare dell’Arma che lo scorso 24 agosto sventò un furto a Caorle, ha ricevuto ieri mattina, nella caserma locale di via Traghete, un attestato di riconoscimento da parte del comandante della Legione carabinieri Veneto, il generale Maurizio Detalmo Mezzavilla, giunto appositamente nella località balneare. Una piccola cerimonia di apprezzamento, con tanto di missiva, per testimoniare il ringraziamento che l’Arma ha voluto conferire al giovane carabiniere ma anche all’operato della compagnia nello svolgimento delle attività di contrasto ai reati nel corso della stagione estiva.
Ad attendere il generale vi era il colonnello Enrico Sulpizi, responsabile della compagnia provinciale di Venezia, il capitano della compagnia di Portogruaro Michele Laghi e il comandante della stazione di Caorle, il maresciallo Francesco Lambiase. La consegna dell’attestato si è svolta sul cortile della caserma, di fronte alla bandiera italiana. Ad omaggiare Domenico Cetonze altri giovani allievi e marescialli, per lo più agenti di rinforzo stagionali, provenienti anche da altre località turistiche della costa, che hanno udito la lettura del testo rivolto al compimento del suo gesto coraggioso, non senza qualche attimo d’emozione.
Il militare, quella sera, era libero dal servizio, ma non ha avuto dubbi sul da farsi, nemmeno di fronte alla consapevolezza che quell’uomo era armato e che nei paraggi non vi fosse nessuno. Il soggetto tratto in arresto, il 50enne pluripregiudicato L.S, avrebbe dodovuto essere agli arresti domiciliari a San Donà e, invece, è stato sorpreso mentre stava forzando la porta di un condominio situato in via Calamari.
Un individuo definito pericoloso, finito nei guai perché ritenuto responsabile, nel settembre 2014, di diversi episodi di danneggiamento seguito da incendio nei confronti di alcuni mezzi della polizia locale di San Donà. Centonze, dal canto suo, lo aveva seguito da quando l’uomo aveva estratto il cacciavite dal proprio scooter. Fin da subito e con grande fiuto il militare dell’arma aveva capito che c’era qualcosa che non andava. Alla fine è riuscito ad ammanettarlo, non senza qualche attimo di tensione ed una breve colluttazione, onorando l’Arma dei carabinieri e dando prova di grande «determinazione e senso di coraggio». Nei giorni scorsi, a seguito della divulgazione del fatto, erano giunte inoltre le parole del governatore del Veneto, Luca Zaia, che lo aveva definito come «esempio di abnegazione, professionalità e senso civico». A congratularsi con lui anche il pubblico ministero.
Alessio Conforti
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