Carabiniere disarma e salva una donna
Tenta il suicidio minacciando di accoltellarsi, interviene un carabiniere e la disarma. La donna che ha 51 anni ora si trova ricoverata in ospedale. La donna è in cura, da tempo, nel reparto di psichiatria dell’ospedale civile.
Verso le 10.45 al 112 sono arrivate le telefonate di alcuni residenti a San Polo che segnalano le grida di una donna provenire da un appartamento. I vicini di questa abitazione spiegano all’operatore del 112 che la donna già in passato aveva dato segni di squilibrio e che stava gridando di volersi uccidere. La Centrale operativa inviava sul posto una pattuglia del Nucleo Natanti.
I militari, giunti poco dopo sul posto, assieme a una pattuglia dei colleghi della stazione di San Marco, avviavano una lunga trattativa con la signora per cercare di calmarla e comprendere quale fosse la situazione all’interno della casa, quante persone ci fossero, se c’erano feriti, e così via.
Dopo una non facile trattativa i carabinieri - che temevano ci fossero i figli - si sono resi conto che in realtà la donna era sola in casa, per cui facevano irruzione. In quel momento la situazione ha rischiato di precipitare.
Infatti la signora, tutt’altro che convinta a desistere, alla vista dei militari si barricava in bagno impugnando un grosso coltello da cucina puntandoselo al ventre, minacciando di uccidersi. Sono stati attimi di forte tensione.
Continuando a parlare alla donna cercando di farla desistere dai propri propositi e dopo ulteriori ripetuti tentativi di ricondurre alla ragione la malcapitata, senza riuscirvi, vedendo che la situazione stava per precipitare perché la signora era determinata a farla finita, uno dei carabinieri, con mossa fulminea riusciva a disarmare la signora e, successivamente e con l’aiuto degli altri colleghi, a immobilizzarla. E questo senza che nessuno rimanesse ferito, nemmeno di striscio.
Immediatamente dopo intervenivano i sanitari del Suem, allertati in precedenza dalla centrale del 112. I medici hanno quindi sedato la signora. Successivamente è stata accompagnata all’ospedale civile dove è stata sottoposta alle cure mediche e psichiatriche del caso.
Carlo Mion
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