Capanne, autorizzazioni in vista

Saranno concesse mercoledì prossimo. Il prosindaco Romor: «Il 90% degli stabilimenti in regola»
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 05.06.2016.- Spiaggia Miramare, Lido di Venezia. Capanne sottoposte a sequestro preventivo.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 05.06.2016.- Spiaggia Miramare, Lido di Venezia. Capanne sottoposte a sequestro preventivo.

LIDO. Le autorizzazioni per le capanne e le altre strutture nelle spiagge lidensi saranno concesse dal Comune mercoledì prossimo. In questa data è infatti prevista una conferenza di servizi il cui verbale varrà quale conclusione dell'iter autorizzativo.

Si dovrebbe chiudere così la vicenda che da oltre un mese sta tenendo con il fiato sospeso i gestori degli stabilimenti balneari dell'isola, ma anche le migliaia di clienti che ogni estate affittano capanne, camerini e ombrelloni per godersi il sole e il mare al Lido. Ieri mattina a Ca' Farsetti l'attesa riunione tra i concessionari e gli assessori a Edilizia privata, Patrimonio, Commercio e Partecipate, con il prosindaco Paolo Romor in rappresentanza dell'Avvocatura e in aggiunta la Soprintendenza.

«Il 90 per cento degli stabilimenti dovrebbe essere a posto», afferma lo stesso Romor. «Questo in base al fatto che quelli sorti prima del 1942 non avranno il problema di dover esibire il permesso a costruire per le capanne. Restano al momento fuori solo 2-3 stabilimenti, i cui gestori in queste ore stiamo incontrando separatamente, per chiarirne la posizione e acquisire i documenti necessari a risolvere anche il loro caso. L'auspicio è quello che si possa mercoledì prossimo dare il via libera a tutti, ed è stato del resto quello che fin dall'inizio di questa lunga vicenda il Comune ha sempre cercato di fare, garantendo eguali diritti a tutti e la certezza che il comparto potesse contare su regole chiare e inattaccabili».

Paolo Romor entra quindi maggiormente nel dettaglio. «Il confronto con la Procura veneziana è stato un atto dovuto, un passaggio fondamentale per chiarire meglio la situazione. Noi eravamo quasi pronti a concludere l'iter autorizzativo quando la Procura è intervenuta. Questa ritiene che sia un dovere imporre il rispetto del principio che per le capanne è necessario il permesso edilizio, dal momento che occupano un volume. L'importante è trovare una soluzione giusta e adatta a tutte le richieste. In questo modo, dopo oltre un secolo, siamo di fronte alla possibilità di iniziare una stagione balneare con la certezza delle regole e senza il rischio di incorrere in possibili ricorsi giudiziari».

Ca' Farsetti, dopo la bacchettata dei giudici del Tribunale del riesame ha comunque assunto una posizione chiara in questa fase, e lo stesso prosindaco promette: «Questo è il primo passo per una soluzione immediata che permetta di aprire nei termini la stagione balneare 2016. Per l'autunno ci impegniamo ad approvare il nuovo Piano comunale degli arenili e il relativo regolamento edilizio, che potrebbe anche prevedere qualche aggiunta di volumi. In questo modo si completerà il quadro normativo e allora tutti gli aspetti legati alle spiagge saranno finalmente contemplati e regolamentati. Un obiettivo che ci siamo posti fin dall'inizio».

Simone Bianchi

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