Caos treni, sette convogli cancellati
NOALE. «Chiediamo il raddoppio dei binari sulla Venezia-Bassano e che i Comuni del Miranese spingano per eliminare i passaggi a livello mancanti».
Un coro unico quello del comitato pendolari di Salzano parlando dei disagi che spesso capitano lungo la ferrovia che collega il veneziano al vicentino passando per il trevigiano. La stessa richiesta è stata fatta in una riunione in Regione, quando i passeggeri erano stati convocati per discutere dei problemi attuali e come trovare i giusti accorgimenti. Ad oggi, le due rotaie sono presenti solo da Venezia fino a Maerne e poi diventano una sola. Duplicare la tratta permetterebbe di migliore il servizio e, al tempo stesso, in caso di ritardo di un convoglio, anche gli altri successivi non ne sarebbero coinvolti. Oggi, infatti, perché un treno possa occupare il binario, quello precedente o successivo devono trovarsi in stazione in una sorta di “dare la precedenza”. Ma quando ci sono dei disguidi, tutto il traffico ferroviario rischia di andare in tilt. È il caso successo giovedì pomeriggio, quando un treno regionale, attorno alle 15.30 all’altezza del Ponte Vecchio di Mestre, ha avuto un guasto al pantografo. Molte corse hanno subito dei ritardi, ma sulla Venezia-Bassano ne sono state coinvolte ben 28, tra cui nove navette, che collegano Mestre a Noale e viceversa.
Si sono registrati problemi fino a ora di cena, con due regionali e cinque navette cancellate, mentre altri sette treni hanno visto una riduzione del tragitto e sono partiti o arrivati non nelle stazioni previste. Altri regionali, invece, hanno subito ritardi arrivati sino ai 46 minuti. È il caso del Venezia Bassano numero 5742 in partenza da Santa Lucia alle 15.56, mentre per altri ci sono stati arrivi oltre l’orario previsto ma in modo più contenuto: attorno ai 10-15 minuti.
Resta il fatto, però, che se l’orario cadenzato può essere utile per i passeggeri per avere riferimenti certi durante la giornata sulle partenze e gli arrivi sempre allo stesso minuto di ogni ora, è altrettanto vero che in un binario unico i disagi subiscono l’effetto domino. Se a questo aggiungiamo l’abbattimento delle sbarre dei passaggi a livello lungo la tratta a opera di alcuni automobilisti, ecco che il quadro diventa completo. Nel Miranese, Noale è tra i comuni più indietro sotto questo aspetto, perché mancano quelli in via Ongari, zona oasi, e via Mestrina, mentre sulla Noalese al momento il progetto è finito in un cassetto.
Alessandro Ragazzo
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