Caorle senza medico fisso scatta la raccolta firme

Iniziativa del Movimento 5 Stelle sulla situazione al Punto di primo intervento L’Usl ricorda la presenza dell’ambulanza 24 ore su 24 e non evidenzia criticità
CAORLE. Il Movimenti 5 Stelle scende in campo ufficialmente a fianco del consigliere comunale Luca Antelmo, che appartiene alla galassia delle civiche, per chiedere il ritorno del medico delle urgenze al Punto di primo intervento di Caorle.


Il portavoce Morris Stringari, ha preso con gli aderenti pentastellati una posizione netta e invita tutti i cittadini a partecipare alla petizione avviata da Antelmo e da alcune associazioni della località. «La richiesta del medico è forte e proviene da tutto il territorio», spiega Stringari per i 5 Stelle, «Caorle è un territorio particolare, lontano dagli ospedali di riferimento. I cittadini hanno evidenziato che ci vogliono più di 30 minuti per avere in zona un’ambulanza, citando infortuni e altre urgenze. I collegamenti stradali verso i nosocomi di San Donà e Portogruaro non sono ottimali. Il Tribunale dei diritti del malato ha evidenziato la problematica legata alle prime emergenze, statisticamente le più numerose, che possono essete trattate in un ambulatorio specifico, non dai medici della medicina di gruppo come avviene attualmente». Da inizio settimana sulla pagina Caorle Cinque Stelle è possibile trovare il documento per la raccolta firme per il ritorno del medico al Punto di primo intervento. Sulla questione l’Asl 4 anche ieri ha ribadito che, «come previsto dalla programmazione regionale in questa struttura viene garantita la presenza di un’ambulanza nelle 24 ore e per 365 giorni all’anno. A Bibione l’analogo servizio chiude in periodo invernale, così come nulla è previsto a Eraclea. In caso di urgenze i cittadini devono chiamare il 118. La centrale operativa del Suem provvede a organizzare l’emergenza, come sempre in modo ottimale».


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