Caorle, muore a 39 anni a due mesi dal matrimonio

Caorle. Si è spento Simone Zappulla, il corriere della Tnt di 39 anni che aveva bloccato il traffico chiedendo aiuto per infarto

CAORLE. Un grave lutto scuote Caorle e il Veneto orientale. Dopo una settimana di agonia, vissuta sempre sul filo della speranza tra gli ospedali di San Donà e Mestre, è morto Simone Zappulla. Aveva 39 anni. L’uomo, corriere per la Tnt di Summaga, una settimana prima aveva bloccato il traffico nei pressi di San Donà e scendendo dall’abitacolo aveva implorato gli automobilisti di chiamare subito un’ambulanza perché si sentiva male.

Simone aveva accusato i sintomi di un infarto. Dopo l’intervento chirurgico cui si è sottoposto, è rimasto però vittima di un’embolia. Il trasferimento all’ospedale dell’Angelo di Mestre non è servito a salvarlo.

Ieri nella notte il suo cuore generoso si è fermato per sempre, lasciando nella disperazione quanti gli volevano bene. Originario della Sicilia, il padre si chiama Vito e si era stabilito a Caorle negli anni 70, aveva sempre vissuto a Porto Santa Margherita, frequentando però il centro di Caorle e la zona del Villaggio Orologio, dove tutt’ora aveva molti amici. Era legato da tempo alla compagna Sara Biancon; da pochi giorni si erano trasferiti a La Salute di Livenza. Nel mese di aprile si sarebbero dovuti sposare.

Simone era molto orgoglioso della sua famiglia e di suo figlio. Lo diceva sempre agli amici.

È già arrivato dalla procura il nulla osta per il suo funerale. Questa sera alle 18 verrà recitato il rosario nella chiesa di Santa Margherita, a piazzale Falcetta, dove domani alle 15 verranno celebrate le sue esequie.

Simone era un ragazzo d’oro, conosciuto soprattutto per la sua contagiosa simpatia.

Fin da ragazzo aveva sempre lavorato per mantenere la famiglia. Poi l’incontro che gli ha cambiato la vita, quello con Sara. Assieme hanno vissuto una vera favola d’amore, con viaggi indimenticabili tra gli altri ad Amsterdam e a Londra. Sono andati a vivere assieme e dal loro amore è nato un maschietto.

Benvoluto da tutti, Simone Zappulla aveva trovato lavoro come corriere presso la Tnt di Portogruaro. Simone lavorava tutto il giorno, avanti e indietro per le strade di tutta la provincia di Venezia e non solo. Capitava talvolta di incrociarlo, sulla Triestina, oppure nelle autostrade.

Quella maledetta mattina della scorsa settimana, come suo solito, stava facendo consegne. Quando a un certo punto, sentendosi male, ha bloccato il furgone. È sceso dall’abitacolo, andando incontro all’automobilista che lo seguiva. «Sto male, chiamate un’ambulanza». Sono state le sue ultime parole.

Ricoverato con urgenza all’ospedale di San Donà è stato subito sottoposto a un intervento chirurgico. L’intervento tecnicamente era riuscito. Poi però è sorta una complicazione che ha aggravato il suo quadro clinico. Simone è stato colpito da embolia. Non c’erano più le condizioni per sottoporlo a un altro intervento. Bisognava soltanto sperare in un miracolo. Al capezzale ogni giorno, a Mestre negli ultimi tempi, si portavano i suoi parenti più stretti, che ogni mattina presto partivano da Caorle per raggiungerlo.

Diverse sono le comunità in lutto per la perdita di Simone. Quella di Porto Santa Margherita e Caorle; quella del Borghetto a La Salute di Livenza dove da un mese si era andato a stabilire, in un’abitazione di via Regadura; e infine a Portogruaro, dove c’è la sede operativa della ditta di cui era dipendente.

I suoi colleghi non si danno pace per un evento che poteva capitare a loro. Si prevede quindi che molti parteciperanno oggi alle 18 verrà recitato il rosario in suffragio e ancora di più domani alle 15, alle sequie.

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