Caorle e Jesolo piangono Alessandro
CAORLE. Le comunità di Caorle e Jesolo sono unite nel dolore per la scomparsa di Alessandro Cutrone, il pizzaiolo di 50 anni deceduto per un’uscita di strada a Porto Santa Margherita, mentre stava raggiungendo l’appartamento che divideva con il fratello in viale Lepanto. Due le ipotesi: malore (la più probabile) o colpo di sonno.
Lutto al Big Ben Pub, il locale di piazza Torino a Jesolo dove da un anno Alessandro sfornava le pizze. Come avviene spesso, quando viene a mancare un dipendente durante la stagione estiva è impossibile chiudere per lutto. Il titolare del locale, Vincenzo Sansalone lo ricorda commosso. «Ci ha lasciato», ha detto, «un professionista esemplare, un amico». Cutrone lavorava a Jesolo da un anno.
Ancora ufficialmente residente a Marghera, Alessandro Cutrone, appassionato di musica e di cani, viveva a Marina di Caorle. Proprio la città caorlotta lo ha ospitato valorizzando le sue qualità di pizzaiolo. Per una stagione ha lavorato al Nautilus, importante pizzeria di Porto Santa Margherita e dopo quell’esperienza ha sfornato pizze per il Pizza Loca, che si trova nella parte caorlotta di Ottava Presa. Era una persona tranquilla, senza grilli per la testa, che pensava solo al suo lavoro e alla famiglia.
La magistratura di Pordenone ha già dato il nulla osta per i funerali. La salma è ancora all’ospedale di San Donà e verrà affidata quanto prima alla famiglia. Proprio questa mattina i familiari più stretti di Alessandro, che mantengono il massimo riserbo manifestando con assoluta riservatezza il loro dolore, dovranno decidere giorno, ora e luogo delle esequie per dare l’ultimo saluto ad Alessandro.
Rosario Padovano
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia