Caorle, due "topi" d'appartamento arrestati

Due ladri sorpresi dopo una segnalazione arrivata alla centrale operativa dei carabinieri di Portogruaro
Il materiale sequestrato ai due arrestati
Il materiale sequestrato ai due arrestati

CAORLE. Furti in abitazione, due persone arrestate domenica a Caorle dai carabinieri della locale stazione. Manette per due italiani, L.E. e C.D. entrambi 47enni e residenti in Veneto.
Erano circa le 14.00 quando la centrale operativa di Portogruaro riceveva una richiesta di intervento, che segnalava la presenza di due persone che erano state notate armeggiare in un balcone di un appartamento condominiale e, vistesi scoperte, si erano date alla fuga. La descrizione dei due, passata alle pattuglie dei carabinieri di Caorle, ha spinto i militari ad organizzare vari posti di controllo.

Pochi minuti dopo, i militari notavano un’autovettura con a bordo due soggetti che, per fattezze e abbigliamento, ben potevano somigliare alla descrizione di quelli  visti all’interno del balcone.
Intimato l’alt all’autovettura, procedevano al controllo degli occupanti che, sin da subito, apparivano agitati e non in grado di fornire plausibili giustificazioni circa la loro presenza in zona.

Entrambi con precedenti contro il patrimonio, venivano sottoposti a perquisizione personale e veicolare che consentiva di rinvenire uno strumento modificato artigianalmente idoneo allo scasso, uno spray urticante, guanti, una piccola torcia elettrica, una palla da biliardo scheggiata in più punti e due titoli di pagamento elettronici (carte di credito) che, per le circostanze descritte, sono state sequestrate in attesa di ulteriori accertamenti.
I due, del tutto somiglianti alla descrizione fornita dai residenti, venivano così fermati e condotti in caserma dove, sulla base degli elementi raccolti, venivano tratti in arresto, in quanto ritenuti responsabili di tentato furto in abitazione e, così come disposto dal magistrato di turno della Procura di Pordenone, ristretti in camera di sicurezza.

 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia