Caorle, arriva il commissario. Primo ostacolo il bilancio
CAORLE. Nominato il commissario prefettizio: si tratta del viceprefetto Piera Bumma, classe 1967 di origini foggiane, in servizio alla prefettura di Venezia dal 1996, e che al suo attivo ha già altri quattro incarichi simili a Fiesso, Cavarzere, Santa Maria di Sala e Stra e, guardando alle precedenti esperienze, una delle prime azioni fatte proprio in questi Comuni è stata l’approvazione dei bilanci.
E anche a Caorle il commissario avrà come primo compito proprio quello di approvare il bilancio di previsione. Ha preso posto nel palazzo del Municipio,e fino alle prossime elezioni amministrerà la città dopo le dimissioni di dieci consiglieri comunali che hanno segnato la fine della giunta guidata da Luciano Striuli. Caorle si attende proprio il via libera ai fondi che permetteranno alla città, soprattutto sotto l’aspetto turistico, di ripartire dopo un ritardo durato più di dieci giorni. La sospensione del Consiglio Comunale, (lo scioglimento definitivo sarà disposto direttamente dal Presidente della Repubblica entro trenta giorni) risale allo scorso 9 aprile, data in cui era prevista proprio l’approvazione del bilancio, e fino ad ora, all’ormai ex sindaco Striuli, è rimasta la gestione amministrativa ordinaria di Caorle posticipando al Commissario ogni decisione straordinaria.
Da oggi e fino all’elezione del prossimo sindaco, cioè per oltre un anno, ogni provvedimento spetterà al commissario Piera Bumma, che in assenza di un consiglio e di una giunta, assume un ruolo a tempo pieno all’interno del Comune, anche se, secondo qualche indiscrezione, presto potrebbe giungere dalla Prefettura anche una ulteriore figura di ausilio per la gestione ed il controllo della città. Ipotesi, quest’ultima, avvalorata proprio dai recenti fatti che hanno portato all’estromissione di Caorle dall’osservatorio di Avviso Pubblico per il controllo di attività antimafia.
Chi attende di essere ricevuti prima dal prefetto Domenico Cuttaia e sicuramente dal nuovo commissario, sono i dieci consiglieri dimissionari (Borin, Favaro, Zanon, Giro, Teso, Pellegrini, Dorigo, Tonon, Guglielmini e Antelmo) i quali, sin dalla presa di posizione assunta nei confronti dell’ex sindaco, hanno sempre incoraggiato l’arrivo di questa figura per la gestione amministrativa di Caorle definendola «la miglior soluzione per riportare l’ordine e fare luce su molti aspetti, primo tra tutti quello urbanistico».
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