Cantieri sul Lungomare protesta degli operatori
SOTTOMARINA. Doppio cantiere sul Lungomare, doppia polemica. Da qualche giorno operai e ruspe sono al lavoro in due punti del Lungomare: all’incrocio con viale Tirreno, per la creazione di una rotatoria, e all’altezza del Clodia, dove è stato distrutto il marciapiede a est per la sistemazione della linea elettrica. Il tutto, in base all’ordinanza, dovrebbe chiudersi entro il 31 marzo, ma gli operatori temono che nei giorni delle festività pasquali la città non si presenti al meglio e polemizzano sulla tempistica scelta.
La rotatoria scatena invece forti dubbi per le dimensioni e per l’impatto che avrà sul traffico in uscita dell’estate. Da anni il Lungomare è continuamente martoriato da cantieri, previsti in molti casi nell’ambito dell’accordo di programma per il megatubo, che vengono realizzati nei mesi freddi per evitare impatti con i primi afflussi turistici dei ponti e di Pasqua. Spesso si sono protratti fino alla primavera inoltrata creando polemiche da parte delle categorie. Nell’ultimo Consiglio comunale il consigliere Leonardo Ranieri (ChioggiaViva) aveva messo le mani avanti chiedendo lumi sui tempi dei lavori in programma per la parte centrale del Lungomare per evitare il solito disagio. «Puntualmente è successo quello che temevo», spiega Ranieri, «cambiano le amministrazioni, ma le difficoltà di dialogo su queste cose rimangono. C’è una scarsa attenzione per il settore, purtroppo. Questi interventi vanno previsti in altri momenti. Ci verrà risposto che è stata colpa del maltempo, come sempre. Il risultato è che a Pasqua non avremo un cantiere, bensì due e forse tre se contiamo anche via Barbarigo. Non pretendiamo di accogliere i turisti con una città fiorita, come sarebbe auspicabile, ma almeno senza ruspe e marciapiedi distrutti. Temo invece che succederà proprio questo».
Scia di critiche anche sulla rotatoria di viale Tirreno. Il post con cui il Movimento ha segnalato l’inizio dei lavori ha provocato molti commenti negativi. Qualcuno ha ricordato che la rotonda della Despar ha rallentato il transito, altri hanno sottolineato che prima di nuove rotonde si dovrebbero sistemare le buche nelle strade, i passaggi pedonali e l'illuminazione, altri che le biciclette andranno in tilt. «Nutro più di qualche perplessità», spiega la consigliere Marcellina Segantin (ChioggiaViva), «sia dal punto di vista tecnico, perché non ci sono gli spazi adeguati per una rotatoria, sia per l’impatto che avrà sul traffico in uscita. Il Lungomare aveva il vantaggio di essere tutto dritto, ora andiamo a spezzarlo con una rotatoria che di certo rallenterà il deflusso. Peraltro di questo intervento noi consiglieri non sapevamo nulla».
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