Cantiere fermo, Comune incassa un milione

Marcon. Piruea di piazza Municipio, via libera dal tribunale all’escussione della polizza fidejussoria

MARCON. Piruea di Piazza Municipio, il comune può incassare la polizza fidejussoria di quasi un milione di euro.

È una vittoria su tutta la linea quella che porta a casa l’amministrazione comunale nei confronti di Finimmobiliare Veneta srl e di Vittoria Assicurazioni spa sulla querelle del piruea di piazza Municipio, il cantiere fermo da mesi all’imbocco del paese. La seconda sezione del Tribunale di Venezia infatti, con ordinanza del 28 gennaio, ha accolto totalmente il reclamo presentato dall'Ente, dichiarando infondato il ricorso avanzato dall'immobiliare e dall’assicurazione sulla richiesta di escussione della polizza fidejussoria esercitata dal Comune, obbligandole anche al pagamento di tutte le spese sostenute dal Comune di Marcon per la lite. Una cifra che si aggira attorno ai 990mila euro, denaro non certo trascurabile. I fatti risalgono alla scorsa primavera quando il Comune non ha visto arrivare in tempo utile, in violazione della convenzione sottoscritta tra le parti, i progetti delle opere relative alla quota del beneficio pubblico spettante in cambio dell'intervento edilizio sull'area della ex Pesa dove dovrebbero sorgere 21 appartamenti, una parte dei quali destinata a social housing. Si tratta nello specifico di opere necessarie e attese dalla popolazione: i privati dovevano realizzare il tetto della scuola Malipiero, un prefabbricato uso mensa nella scuola elementare materna di Gaggio, le opere di urbanizzazione intorno all’edificio ex Pesa e, se fossero avanzati soldi, l’efficentamento energetico della scuola Marconi.

Da qui la richiesta dell’amministrazione di escussione della polizza a garanzia. Al pagamento di circa 990.000 euro si sono opposti Finimmobiliare e Vittoria Assicurazioni, che hanno presentato ricorso. Ad agosto il giudice designato ha accolto il ricorso che invece con quest’ultima ordinanza è stato definito infondato. Ciò significa che non c’è alcun vizio di forma e che il comune può riscuotere. Per quel che riguarda il cantiere, invece, tutto è fermo da un anno e mezzo. L’ impresa ha tempo fino a tre anni dalla data di concessione per terminare l’intervento, ma attende i finanziamenti da parte della Regione, soldi stanziati ad aprile che avrebbero dovuto arrivare a novembre ma che non sono ancora giunti a destinazione. Due partite distinte, dunque, da una parte il cantiere fermo, dall’altra le opere di compensazione il cui valore il comune pretende indietro a fronte della cessione dell’area di costruzione.

Marta Artico

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