Cantiere del teatro smontata la gru in via Ancillotto

Mancano solo gli ultimi dettagli per completare l’opera Cresce a San Donà l’attesa per l’inaugurazione
Di Giovanni Cagnassi
SAN DONA' DI P. - DINO TOMMASELLA - COLUCCI - smontaggio gru teatro astra
SAN DONA' DI P. - DINO TOMMASELLA - COLUCCI - smontaggio gru teatro astra

Smontata l’enorme gru, lentamente si alza il sipario del nuovo teatro Astra. A giorni la consegna simbolica delle chiavi, ma già ieri l’impressione dei passanti e delle tante attività commerciali in via Ancillotto era che i lavori del nuovo teatro fossero finalmente terminati.

Dall’omonimo caffè Teatro all’affollata gelateria “Dolce e Gelato”, tutti affacciati a vedere gli operai della ditta Setten al lavoro, come sempre in modo veloce e preciso per limitare il più possibile disagi. Gruppi di curiosi per tutta la mattinata lungo la via chiusa al traffico, per assistere alla rimozione della gru, che per oltre un anno ha dominato il cantiere del nuovo teatro metropolitano Astra.

In queste ore prosegue il completamento degli ultimi lavori interni alla struttura. La fase completata ieri non ha comportato particolari problemi alla circolazione con la chiusura della centrale via Ancillotto, segnalata anche attraverso lettere recapitate dai messi comunali a tutti gli esercizi commerciali del centro cittadino. Anche il traffico è stato abbastanza contenuto e senza disagi.

Esattamente nel punto in cui era fissata la gru si procederà, già nei prossimi giorni, alla realizzazione della vasca fognaria e, a seguire, verrà effettuato il collegamento delle acque reflue. L’area di fronte alla struttura verrà infine coperta.

Tutto è pronto per la grande inaugurazione il 21 dicembre con il concerto della Fenice per una festa che sarà estesa a tutta la città.

Il teatro, seppure molto contestato per le spese sostenute finora, che supererebbero i dieci milioni di euro secondo alcuni, è una delle opere più attese in città e sarà il nuovo polo culturale sandonatese, con ambizioni di esserlo per tutto il Veneto orientale.

La gestione sarà affidata a livello sperimentale alla San Donà Patrimonio.

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