Canottieri Treporti deve demolire le sue strutture
Ordinanza del Comune da rispettare entro la fine di febbraio mentre è in ritardo la procedura per la nuova remiera
TREPORTI. Ingiunzione da parte del comune di Cavallino-Treporti a demolire entro febbraio tutte le strutture edilizie abusive della Canottieri Treporti che insistono sul terreno comunale di fronte al Forte Treporti per il quale la società remiera ha in essere una convenzione rinnovabile. Dopo l’udienza del processo penale a carico dei vertici dell’associazione remiera con l’accusa di invasione nel 2012 dei terreni adiacenti al Forte Vecchio di proprietà del Demanio, nei primi giorni del dicembre scorso è arrivata anche la diffida a demolire riguardante nello specifico abusi realizzati sul suolo comunale sede della società a lato del Lungomare San Felice.
Da abbattere entro 90 giorni cinque strutture prefabbricate metalliche e in pannelli sandwich da cantiere prive di fondazioni e utilizzate come deposito di attrezzature varie, spogliatoi e uffici, oltre a due serre in pvc e struttura metallica che servono alla società come ricovero barche, tra cui mascarete, gondolini e le caorline di proprietà del comune. La notizia, unita al fatto che per la nuova remiera mancano i due step della conferenza dei servizi e del parere positivo della Regione per completare entro il 2018 il lunghissimo iter dell’accordo pubblico-privato fra comune e società Marina Fiorita, ha dato luogo ad una serie di rimpalli fra i gruppi politici comunali.
«Ci sono denunce penali e situazioni di precarietà della Canottieri Treporti», spiega la sindaca Roberta Nesto, «per cui oggi gli enti e gli uffici tecnici, e non gli organi politici, costringono il Comune alla demolizione, unica strada possibile. Per ora si può procedere solo con soluzioni costruttive temporanee già concordate con la Remiera che si è già mossa con il suo tecnico anche in Sopraintendenza. La soluzione sarà leggera e provvisoria ma finalmente regolare e non abusiva. Nel frattempo, se sarà necessario, le caorline comunali verranno ospitate alla darsena Marina Fiorita. Il contributo del comune è nel frattempo erogato per la costruzione della nuova struttura regolare».
«Qualcuno scrive addirittura che nel 1999, quando ero assessore a Venezia», commenta il capogruppo di Idea Comune, Claudio Orazio, «mi sarei opposto alla costruzione di una remiera. Credo che scriverò un libro per raccontare perché dopo 20 anni, nonostante gli impegni, atti amministrativi, varianti urbanistiche, pareri della Commissione di Salvaguardia, non esiste ancora a Cavallino-Treporti una struttura per le attività remiere».
«Spero che l’accordo già ci sia con la Soprintendenza», scrive invece Angelo Zanella di Civica, «certo che se la tensostruttura è sul bene comunale ma non viene citata nella concessione e non è stata costruita nel mentre della concessione, perché viene intimata la rimozione alla Canottieri Treporti?».
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