Canonica trasformata in albergo «Commesso un abuso edilizio»

Esposto alla polizia locale del Gruppo25Aprile per denunciare presunte irregolarità a Santa Fosca «L’hotel Tintoretto ha realizzato una porta e sistemato una parte dell’edificio per fare la sala pranzo»
Canonica di Santa Fosca e cambio d’uso, il “Gruppo 25 Aprile” presenta un esposto ai vigili urbani. C’è il sospetto, secondo i firmatari, che sia stato commesso un abuso edilizio. A compiere l’eventuale irregolarità sarebbe stato il titolare dell’Hotel Tintoretto che ha preso in affitto canonica e campanile della chiesa. Avrebbe realizzato una porta, ricavandola dal muro che divide il suo albergo dalla canonica, e poi sistemato una parte dell’edificio del Patriarcato per realizzare una sala da pranzo dove servire la colazione ai clienti. Secondo chi ha presentato l’esposto, mancherebbe qualsiasi permesso per realizzare la porta e non ci sarebbe quindi nemmeno il nulla osta dell’Usl per consentire l’utilizzo della sala da pranzo ad uso pubblico. Naturalmente ora dovranno essere i vigili urbani a stabilire se tutto questo è avvenuto.


La canonica sicuramente era in abbandono, il campanile aveva perso da tempo il suo utilizzo. Se a questo si aggiunge che il Patriarcato non aveva e non ha soldi per mantenere in piedi tutti i suoi edifici, non c’è da meravigliarsi che sia stato dato in affitto con il doppio beneficio: da una parte la manutenzione spetta ad altri e dall’altra si incassano soldi. Da almeno tre mesi campanile e canonica sono state in affitto con la formula “nove anni più nove anni”.


Nell’esposto inviato ieri al comando della polizia locale, Marco Gasparinetti, portavoce del Gruppo, ha scritto: «Sottoponiamo alla Sua attenzione (il riferimento è al funzionario dei vigili che si occupa di questi accertamenti,
ndr
), con preghiera di verifica urgente, un caso di possibile abuso edilizio in Campo di Santa Fosca e più precisamente all’interno della canonica adiacente all’omonima Chiesa». Il gruppo, per spiegare di cosa sta parlando, allega anche quattro foto: «Al primo piano dell’albergo sarebbe stato creato un varco (porta) per mettere in comunicazione l’albergo con la canonica, che è tuttora di proprietà del Patriarcato di Venezia e non risulta adibita ad uso alberghiero; al primo piano della canonica è stata già creata una sala da pranzo per le colazioni dei clienti dell’albergo, mentre dagli articoli di stampa di questi giorni risulta che il cambio di destinazione d’uso sarebbe stato richiesto, ma non è ancora stato accordato, per la suddetta canonica che è stata data in affitto all’albergo con un contratto di locazione 9 anni più 9 anni».


Sempre nell’esposto viene fatto presente che sulla parete della canonica, dal lato del canale, è stato affisso un cartello che spiega che sono in corso lavori di “manutenzione ordinaria”. Chi presenta l’esposto sottolinea nella segnalazione che il cartello è «incompatibile con le trasformazioni edilizie già realizzate e qui documentate». Il portavoce Gasparinetti chiarisce: «A Cannaregio una situazione del genere è difficile che passi inosservate». Sentito in proposito Berardo Di Francesco Antonio, titolare del Tintoretto, si limita a un «Stiamo valutando la vicenda».


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