Cannoli, granite e ravioli In stazione c’è il mercato
Ieri sera l’apertura delle 12 botteghe a Santa Lucia, dove arrivano i treni regionali L’ideatore del progetto: «Il cibo è cultura da proteggere, la qualità senza il lusso»
Interpress/Gf.Tagliapietra.07.07.2017.Stazione di Santa Lucia, "Mercato Centrale" La bontˆ elementare. Il presidente Umberto Montano e lo staff
Granite alla mandorla, al caffé, al limone, al mandarino, cannoli alla ricotta, arancine in più varianti, hamburger di chianina, ravioli di burrata con pomodorini freschi. «Il cibo è cultura da proteggere, non business che abbassa il livello, bisogna blindare quello di qualità», esordisce così lo chef Carmelo Pannocchietti di Arà che ha portato la Sicilia fuori dai confini e, precisamente, nella piazzetta interna della stazione ferroviaria Santa Lucia, lato binari regionali (15–21). Con lui 12 artigiani, 12 botteghe e 250 giovani dipendenti che ai visitatori propongono un pezzetto d’Italia “buona da mangiare”. Dopo il successo di Firenze e di Roma, da ieri, il “Mercato Centrale” ha traslocato temporaneamente in laguna. Vi rimarrà per tutta l’estate, dalle 11 alle 24, fino al prossimo mese di ottobre. L’inaugurazione si terrà il prossimo mercoledì 12 a partire dalle ore 18,30 e, precisano gli organizzatori «sarà una grande festa».
L’idea (riuscita) è nata nel 2014 a Umberto Montano, presidente del Cda e fondatore del progetto con il gruppo ECVacanze, guidato da Claudio Cardini e la sua famiglia, leader europeo del turismo all’aria aperta. Il motto dell’imprenditore lucano è “La bontà è elementare” che orgoglioso spiega: «E’ la sintesi del progetto che vuole essere semplice e immediato, tradizionale e innovativo. Siamo la negazione del lusso ma non per questo neghiamo le cose buone». Invece la sua formula è il mercato su ruote degli artigiani del gusto: «Ringrazio Grandi Stazioni e l’Amministrazione Comunale perché questo progetto così complesso per Venezia è diventato realtà». All’iniziativa dei food track ha aderito il famoso mastro pastaio Raimondo Mendolia di Genova. «La mia esperienza con ricette originali è più che trentennale e il mio sogno era quello di lavorare a Venezia, la città più bella del mondo. Sto valutando di fermarmi in città e avere un punto fisso».
Martino Bellincampi e Matteo Santucci che arrivano da Roma hanno una friggitoria: «Proponiamo le pastelle con pesce, verdure e in omaggio a Venezia il baccalà fritto. E’ la prima volta che usciamo dalla capitale. L’idea è quella di rimaner». Non solo cibo, anche cultura. Da mercoledì 12 il filosofo e musicista veneziano Massimo Donà proporrà serate a tema intrattenendo veneziani e turisti sulla ragione filosofica del vino, del cibo, della musica. E il mestrino Francesco Colangelo ha in programma serate musicali di vario genere (dagli anni Sessanta ad oggi) con artisti del territorio, esordienti e non. Treni, cibo e cultura.
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