Canile, scatta l’esposto in procura «Inadeguato, è maltrattamento»
Un esposto alla procura con contestuale istanza di sequestro degli animali da un lato, e dall’altro un’interpellanza al Comune per capire quali intenzioni abbia sul futuro del canile di San Giuliano la cui gestione viene assegnata da 30 anni, senza bando, alla stessa associazione.
E’ questo il doppio binario sul quale si sta muovendo il Movimento Cinque Stelle per fare chiarezza sul canile di San Giuliano - che oggi ospita una cinquantina di animali - gestito dall’associazione veneta zoofila (Avz), dal 1987 a oggi. La premessa di Davide Scano, consigliere pentastellato, nel presentare interpellanza ed esposto insieme all’avvocato Davide Vianello, è per i volontari: «Questa iniziativa non è contro di loro, che si danno da fare per migliorare le condizioni di vita dei cani ma per fare chiarezza su una vicenda che dura da troppo tempo». E di cui i Cinquestelle hanno cominciato a occuparsi nel luglio del 2016, con un primo sopralluogo al canile assieme al deputato Paolo Bernini, e nel gennaio del 2017, assieme al deputato veneziano Marco Da Villa. C’era un problema di abusi edilizi, che in gran parte risultano essere stati sanati - «Ma deve essere il Comune a verificarlo con un sopralluogo dei vigili urbani» - e soprattutto un problema di prospettiva futura. Anche perché, secondo i grillini, la struttura non è adatta a ospitare animali.
E’ scritto anche nella relazione medico veterinaria allegata all’esposto che verrà depositato lunedì in procura, una relazione firmata dalla veterinaria Sara Mini dopo il sopralluogo dello scorso 5 luglio. La dottoressa osserva che molti box sono costruiti in cemento, i tetti sono in lamiera, molte cucce non sono coibentate, e gli spazi a disposizione dei cani sono minimi. Le sue conclusioni sono che «si ravvisa uno stato di detenzione degli animali in stato di maltrattamento poiché detenuti in condizioni non compatibili con la propria natura». «E l’obbligo di cura», dice Scano, «spetta prima di tutto al Comune».
C’è poi il nodo politico: il Comune che vuol fare: Costruire un nuovo canile? Affidarlo alla stessa associazione, con un contributo annuo di 65 mila euro, o preparare un bando? «Per trent’anni questa struttura è sempre stata data in gestione alla stessa associazione», dice il consigliere Scano, «e solo il commissario Vittorio Zappalorto, con una delibera cui non è mai stata data applicazione, aveva invitato gli uffici a fare una gara. Perché?». In attesa della discussione in consiglio comunale a rispondere è il presidente della Avz, Franco Zaccarin. «La struttura è vecchia, è vero, ma gli animali sono trattati bene e non abbiamo nulla da nascondere. Già due anni fa un’indagine della procura, pur rilevando alcuni abusi edilizi, che abbiamo sanato, certificò che gli animali sono trattati bene. Non abbiamo nulla da temere». E per ciò che riguarda il bando per la gestione? «E’ giusto che il Comune lo faccia, e noi siamo pronti a partecipare».
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