Canile, il blitz degli animalisti

San Donà. Manifesti di protesta in municipio, contestato il trasferimento dei cani da Musile a Ponzano
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - PROTESTA DEL GRUPPO "CENTOPERCENTOANIMALISTI" CON AFFISIONI DI MANIFESTI NELLE PORTE DEL MUNICIPIO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - PROTESTA DEL GRUPPO "CENTOPERCENTOANIMALISTI" CON AFFISIONI DI MANIFESTI NELLE PORTE DEL MUNICIPIO

Blitz degli animalisti a San Donà. Nella notte numerose locandine sono state affisse sul portone principale e sulle colonne del municipio, per protestare contro la decisione del Comune di non utilizzare più, come canile municipale, la struttura del “Rifugio L’Arca” di Musile.

I circa cinquanta animali in carico al Comune saranno ospitati al “Rifugio del Cane” di Ponzano, struttura pubblica attualmente in gestione all’Enpa-Ente nazionale di protezione animali.

Il blitz. L’azione dimostrativa è stata rivendicata, con un comunicato sul proprio sito, da “Centopercentoanimalisti”. «I cani del rifugio di Musile non devono essere trasferiti. Gli animali non sono oggetti», si leggeva sulle locandine. Per gli animalisti il trasferimento in un’altra struttura sarà fonte di stress per i cani, che rimarranno privi di riferimento senza i soliti volontari. Il trasloco dovrebbe avvenire il 30 o il 31 dicembre. Per quella data l’associazione annuncia che i suoi militanti «organizzeranno una presenza fisica» davanti agli ingressi del Rifugio di Musile.

L’esposto del comune. Al gruppo animalista sarà elevata una multa per affissione abusiva. Il Comune inoltre ha trasmesso un esposto alle forze dell’ordine in vista dell’annunciata presenza dei militanti al trasferimento dei cani. «Il primo sospetto è che sia una protesta teleguidata e che il benessere dei cani c’entri poco», commenta il sindaco Andrea Cereser, «la convenzione con il “Rifugio L’Arca” scadeva il 31 dicembre, siamo di fronte semplicemente a un mancato rinnovo». «Siamo stupiti, perché questi animalisti sembrano non ricordarsi che il canile di Ponzano è attualmente gestito dall’Enpa, che è la più autorevole associazione animalista italiana», aggiunge l’assessore Luca Marusso, «l’Enpa ha dato al canile di Ponzano una gestione ottimale, che si è tradotta nella collocazione massiccia di tutti i cani che vi sono transitati, che hanno potuto trovare una famiglia. Ci stupisce che questo non sia stato considerato».

Salvare il canile. La proprietà del “Rifugio L'Arca” ha presentato un ricorso al Tar sulla delibera del consiglio comunale. Dopo San Donà, però, anche Ceggia ha deciso di trasferire i suoi cani a Ponzano. Ma altri Comuni intendono proseguire a Musile. «Riteniamo che il canile sia un servizio che debba rimanere sul territorio. Il Comune di Musile ha convocato i sindaci dei paesi che hanno i cani nella struttura», spiega il sindaco Silvia Susanna, «abbiamo concordato che vada fatto un tentativo di preservare il canile, imponendo però delle regole diverse sia in ordine al costo di mantenimento dei cani, sia in ordine all’accesso al canile da parte dei volontari e delle associazioni animaliste, spingendo per l’adozione dei cani, che era un punto un po’ trascurato nella precedente convenzione. Ci siamo lasciati con l’impegno che Musile farà da capofila nell’elaborazione di una nuova convenzione che verrà sottoposta ai Comuni».

Giovanni Monforte

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