«Cani liberi, mi sono salvato ma ora servono le multe»
SAN DONÀ. Cani liberi e senza museruola, protestano i “runners” e appassionati di atletica che frequentano gli impianti di via Unità d’Italia e il percorso arginale. Anche nei giorni scorsi, un signore intento a correre ha dovuto passare dalla maratona ai 100 metri per sfuggire a un minaccioso cane di grossa taglia che lo ha inseguito improvvisamente. Ma si moltiplicano anche le denunce pubbliche di tanti cittadini che continuano a segnalare cani pericolosi senza guinzaglio e museruola lasciati liberi nella zona degli impianti sportivi di via Unità d’Italia e nei parchi pubblici della città.
«Io mi sono trovato alle calcagna un grosso cane», dice un appassionato di corsa reduce dalla brutta avventura, «che mi ha visto e mi è corso incontro abbaiando. La mia reazione è stata scappare, visto che era abbastanza lontano, e sono riuscito a mettermi in salvo, ma mi chiedo cosa sarebbe accaduto ad esempio a una donna o un bambino, molto meno veloci di me? Ai campi di atletica e in tutta l’area verde verso l’argine i cani lasciati liberi da padroni incoscienti sono a decine tutti i giorni».
«Lo stesso vale per i parchi pubblici dove sarebbe oltretutto vietato entrare con i cani», continua, «per non parlare dei ricordini lasciati ovunque, perché i cani ovviamente defecano dappertutto quando ne hanno bisogno e a maggior ragione nei parchi o lungo l’argine dove non c’è controllo e tutto viene lasciato dov’è con enormi rischi per l’igiene e la salute. Nulla contro i cani, ma evidentemente i loro padroni se ne fregano e vanno puniti con sanzioni severe che sono previste dai regolamenti comunali».
Alcune settimane fa era accaduto in una villetta di Mussetta dove un altro cagnolino era stato sbranato da un lupo che aveva scavalcato la recinzione privata. Era successo vicino a una scuola materna, sollevando le proteste dei residenti per il cane sfuggito ai padroni per l’ennesima volta. A Jesolo, sulla spiaggia verso piazza Nember, è stato quasi ucciso un piccolo Pincher finito tra le mandibole di un Dogo argentino e un Husky, sollevando le proteste di chi non vuole cani sulla spiaggia. Anche nel centro di San Donà, la mattina, i commercianti si sono lamentati per le cacche rimaste in bella vista sui marciapiedi, in particolare in piazzetta Trevisan. Ovunque si chiedono più controlli e sanzioni per i trasgressori che non rispettano le norme sulla sicurezza e l’igiene.
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