«Cani liberi, mi sono salvato ma ora servono le multe»

San Donà. Crescono le proteste di chi frequenta parchi e impianti sportivi. «Se al mio posto c'erano una donna o un bambino non so come sarebbe finita»
20080908 - ROMA - CLJ - CASSAZIONE: PADRONE PITBULL NON LO AFFIDI AD ALTRI. Un cane pitbull in una immagine di archivio. Il padrone di un cane, specie se aggressivo come il pitbull, e' sempre responsabile del comportamento dell'animale anche quando questo viene affidato ad un'altra persona anche se di famiglia che, non essendo ''la persona dominante'', e' inadeguata a gestirlo. Lo sottolinea la IV Sezione penale della Cassazione che spiega appunto come il padrone di un cane sia ''la persona dominante'' che ha l'obbligo di impedire che il cane aggredisca qualcuno. ANSA/ARCHIVIO/ZAMPETTI/DRN
20080908 - ROMA - CLJ - CASSAZIONE: PADRONE PITBULL NON LO AFFIDI AD ALTRI. Un cane pitbull in una immagine di archivio. Il padrone di un cane, specie se aggressivo come il pitbull, e' sempre responsabile del comportamento dell'animale anche quando questo viene affidato ad un'altra persona anche se di famiglia che, non essendo ''la persona dominante'', e' inadeguata a gestirlo. Lo sottolinea la IV Sezione penale della Cassazione che spiega appunto come il padrone di un cane sia ''la persona dominante'' che ha l'obbligo di impedire che il cane aggredisca qualcuno. ANSA/ARCHIVIO/ZAMPETTI/DRN

SAN DONÀ. Cani liberi e senza museruola, protestano i “runners” e appassionati di atletica che frequentano gli impianti di via Unità d’Italia e il percorso arginale. Anche nei giorni scorsi, un signore intento a correre ha dovuto passare dalla maratona ai 100 metri per sfuggire a un minaccioso cane di grossa taglia che lo ha inseguito improvvisamente. Ma si moltiplicano anche le denunce pubbliche di tanti cittadini che continuano a segnalare cani pericolosi senza guinzaglio e museruola lasciati liberi nella zona degli impianti sportivi di via Unità d’Italia e nei parchi pubblici della città.

Cagnolino rincorso e sbranato da due cani lupo
20090722 - ROMA - CLJ - BIMBO UCCISO DA CANI: ESPERTO, DIFESA CUCCIOLI CAUSA ATTACCO. Due cani da combattimento in una immagine di archivio. Proteggere i propri cuccioli e difenderli dal quel ''piccolo intruso umano'': questa la piu' ''probabile'' delle cause, oltre a ''una mancanza di cultura cinofila, soprattutto nel meridione'', alla base dell'aggressione dei cani che ieri sera hanno sbranato e ucciso il bambino di 7 anni, Giuseppe Azzarelli, a Acireale, in provincia di Catania. Escludendo anche la possibilita' che l'aggressione sia stata motivata da un'eventuale addestramento dei cani al combattimento, a spiegarci come potrebbero essere andate le cose e' il presidente del Pitbull syndacate Italy, Salvatore Montemurro, esperto di comportamento delle razze coinvolte. ANSA/SYED JAN SABAWOON/DRN

«Io mi sono trovato alle calcagna un grosso cane», dice un appassionato di corsa reduce dalla brutta avventura, «che mi ha visto e mi è corso incontro abbaiando. La mia reazione è stata scappare, visto che era abbastanza lontano, e sono riuscito a mettermi in salvo, ma mi chiedo cosa sarebbe accaduto ad esempio a una donna o un bambino, molto meno veloci di me? Ai campi di atletica e in tutta l’area verde verso l’argine i cani lasciati liberi da padroni incoscienti sono a decine tutti i giorni».

«Lo stesso vale per i parchi pubblici dove sarebbe oltretutto vietato entrare con i cani», continua, «per non parlare dei ricordini lasciati ovunque, perché i cani ovviamente defecano dappertutto quando ne hanno bisogno e a maggior ragione nei parchi o lungo l’argine dove non c’è controllo e tutto viene lasciato dov’è con enormi rischi per l’igiene e la salute. Nulla contro i cani, ma evidentemente i loro padroni se ne fregano e vanno puniti con sanzioni severe che sono previste dai regolamenti comunali».

Jesolo, padrona e cagnolino azzannati da due cani
Il cagnolino ferito e il taglio sul braccio della proprietaria


Alcune settimane fa era accaduto in una villetta di Mussetta dove un altro cagnolino era stato sbranato da un lupo che aveva scavalcato la recinzione privata. Era successo vicino a una scuola materna, sollevando le proteste dei residenti per il cane sfuggito ai padroni per l’ennesima volta. A Jesolo, sulla spiaggia verso piazza Nember, è stato quasi ucciso un piccolo Pincher finito tra le mandibole di un Dogo argentino e un Husky, sollevando le proteste di chi non vuole cani sulla spiaggia. Anche nel centro di San Donà, la mattina, i commercianti si sono lamentati per le cacche rimaste in bella vista sui marciapiedi, in particolare in piazzetta Trevisan. Ovunque si chiedono più controlli e sanzioni per i trasgressori che non rispettano le norme sulla sicurezza e l’igiene.
 

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