Cani avvelenati, ora le denunce
SPINEA. Prime segnalazioni formali alle autorità per gli avvelenamenti di cani a Spinea. I proprietari si muovono e rispondo agli appelli del Comune, che da giorni invita i cittadini a rivolgersi al veterinario per certificare qualsiasi sospetto e dare modo agli organi preposti di agire. Ieri della questione si è parlato anche in Consiglio comunale. Il Comune continua a seguire il fenomeno, che tuttavia manca ancora di un cospicuo numero di casi certificati.
Per questo il sindaco Silvano Checchin è tornato a ribadire la necessità per le vittime di avvelenamento, di procedere con la denuncia attraverso il medico veterinario.
«Al momento un boccone avvelenato ritrovato la settimana scorsa è stato consegnato al locale comando dei carabinieri», spiega Checchin, «è in corso l’analisi per stabilirne la composizione chimica. Vi è poi un’altra esca sospetta che un privato ha ritrovato nel proprio giardino e ha consegnato all’Asl 13 per gli accertamenti, che vengono eseguiti in queste ore dall’Istituto zooprofilattico di Legnaro. Le indagini sono in corso e sono curate dai carabinieri che hanno tutte le segnalazioni dei cittadini».
Il Comune ricorda che il Ministero della Salute definisce le procedure da seguire quando si verifica la presenza di bocconi o esche avvelenate. Il proprietario o il responsabile dell’animale deceduto deve segnalare l’episodio alle autorità competenti tramite il veterinario che emette la diagnosi di sospetto avvelenamento. Il veterinario ne dà poi immediata comunicazione al sindaco e al servizio veterinario dell’Asl 13 di Mirano e Dolo. Per interventi del caso sono dunque necessarie le segnalazioni.
L’appello è quello di coinvolgere i veterinari. A Spinea per ora dilaga la psicosi del presunto avvelenatore seriale, con i proprietari di cani che hanno anche iniziato una raccolta firme per coinvolgere le autorità e spingerle a fare qualcosa. (f.d.g.)
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