Cani avvelenati, blitz delle guardie ambientali
Blitz delle guardie ambientali volontarie (Gav) in cerca di “bocconi avvelenati”. Ieri mattina una squadra dell’associazione Poseidone, che ha sede nel comune di Mirano, capitanata dal vicepresidente, Fabrizio Berton e coordinata dal responsabile, Massimo Gianolla, si è presentata di mattina presto nella zona compresa tra Dese e Ca’ Noghera, lungo via Litomarino, uno dei siti dove sono state ritrovate, nelle scorse settimane, le famigerate esche avvelenate che stanno facendo strage di cani da caccia, ma anche dei gatti e degli animali, più in generale. Li mangiano attirati dall’odore della carne all’interno della quale sono state mischiate le sostanze chimiche.
I volontari, guardie che si occupano dell’ambiente, amanti della natura che si battono per la difesa del territorio, hanno messo in atto una vera e propria perlustrazione, durata tutta la mattina, specialmente negli orari più battuti da chi pratica attività venatoria: il servizio è stato effettuato come da norma avvisando della presenza la polizia provinciale di Venezia, referente per i verbali e i ritrovamenti che vengono effettuati dalle guardie zoofile. Poseidone è un’organizzazione iscritta al registro regionale delle associazioni di volontariato della Regione. I volontari erano in divisa, organizzati con tutto il necessario per il sopralluogo, a caccia delle esche che hanno procurato, finora, 19 cani morti.
Nessun ritrovamento nella zona controllata. «Abbiamo però rinvenuto», spiegano, «abbandonato nell’acqua in un affluente del fiume Dese all’altezza del Montiron, dietro il Casinò, un sacco con resti di anatre morte con le teste mozzate e interiora, probabile caccia di frodo di bracconieri». Bottino del mattino, forse abbandonato di fretta. Da Ca’ Noghera le guardie zoofile, si sono spostate seguendo il Dese, fino al confine con il comune di Marcon, in località Zuccarello. «Quello che ci preme», spiega il direttivo di Poseidone, «è sensibilizzare sia i cacciatori che i pescatori che frequentano la zona ad essere più educati nel rispetto delle norme e della tutela dell'ambiente. Siamo sempre pronti a recepire le segnalazioni ed eventuali anomalie che interessano i nostri settori, salvaguardando il territorio da fatti orribili come quelli accaduti nei giorni scorsi». A chiedere chiarezza al Comune e auspicare l’avvio di indagini approfondite, anche il consigliere comunale dell’Udc, Marco Zuanich, che in merito al decesso dei cani a causa dei “bocconi” ha scritto un’interpellanza alle autorità competenti.
Marta Artico
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