Cani avvelenati a Spinea «Non sono state le esche»

Le analisi non hanno rilevato tracce di sostanze tossiche nei tre bocconi ritrovati Resta il giallo sulla morte degli animali. Parchi e giardini controllati dai volontari
Di Filippo De Gaspari
SPINEA: IL PUNTO DOVE LE MAMME CON I BAMBINI SONO STATE SORPRESE DA TRE PANTEGANE 28/06/06 © LIGHT IMAGE -
SPINEA: IL PUNTO DOVE LE MAMME CON I BAMBINI SONO STATE SORPRESE DA TRE PANTEGANE 28/06/06 © LIGHT IMAGE -

SPINEA. Non c’è traccia di veleno o altre sostanze nocive nelle esche per cani recuperate a Spinea e fatte analizzare dall’Istituto zooprofilattico delle Venezie.

In città l’allerta resta alto dopo la morte di alcuni cani segnalata tra la primavera e l’inizio dell’estate, ieri tuttavia sono arrivati in Comune, investito dalle lamentele di molti proprietari di animali, i risultati di laboratorio su alcuni presunti bocconi avvelenati portati dai carabinieri il 20 e il 26 giugno, oltre a una terza esca ritrovata in via Marco Polo e consegnata all’Asl 13. Le analisi sui tre campioni hanno escluso la presenza di veleno nocivo per i cani, tecnicamente “pesticidi carbammati, clorurati, rodenticidi anticoagulanti e pesticidi fosforati”. Anche la perizia eseguita su una carcassa di gatto appartenente a una colonia situata nei pressi del parco Nuove Gemme e che si sospettava potesse essere stata vittima di avvelenamento, è risultata negativa. «Grazie all’ottima collaborazione con la stazione dei carabinieri guidata dal comandante Lamberto Stanchi, la Procura e i Servizi veterinari dell’Asl 13», spiega il sindaco Silvano Checchin, «abbiamo la sicurezza che non c’è alcuna traccia di sostanza letale nelle esche consegnate finora alle autorità. Questa vicenda, che ha creato molto allarme nei proprietari di animali, insegna che bisogna essere molto scrupolosi prima di creare allarmismi. Come dimostrano i fatti, fare una bonifica come avevano chiesto in molti, senza certezza di un effettivo pericolo, avrebbe solo causato un danno al bilancio pubblico».

L’allarme in realtà non è affatto scongiurato, anche perché alcuni cani sono effettivamente morti e se le esche sospette consegnate alle autorità non erano velenose, non significa che non ve ne siano state altre. Il Comune, d’accordo anche con il neonato “Comitato cani di Spinea”, invita chiunque ritenesse il proprio cane vittima di avvelenamento a segnalare subito il caso al veterinario e alle autorità. Nel frattempo proprio il comitato è giunto a un accordo con il Comune: i proprietari di cani si occuperanno della manutenzione delle aree cani frequentate. Una sorta di volontariato civico che permetterà di presidiare, curare e tenere pulite e senza pericoli le zone dedicate ai cani.

Il Comune aprirà anche una pagina apposita nel proprio sito comunale dedicata agli amici a quattro zampe e ai loro padroni: servirà a fornire informazioni mirate, in contatto con i servizi veterinari dell’Asl 13, per divulgare norme e buone prassi da seguire per tutti i cittadini con cani e gatti in casa e gestire eventuali futuri allarmi con animali coinvolti.

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